Il Wapa rivede, al ribasso, le stime di produzione di pere e mele in Europa. Secondo World Apple and Pear Association i volumi, inizialmente stimati in 2,06 milioni di tonnellate, ad agosto, non dovrebbero superare l’1,97 milioni di tonnellate (dato di settembre). Le quantità previste farebbero registrare un calo del 25% rispetto alla scorsa stagione e del 21% sulla media degli ultimi tre anni.
I cali più consistenti dovrebbero essere in Slovenia (-59% a 3.000 tons), Svezia (-53% a 1.000 tons), Slovacchia (-50%), Portogallo (-45% a 115 mila tons), Paesi Bassi (-38% a 208 mila tons), Lettonia (-33%), Francia (-30% a 123 mila tons) e Spagna (-29% a 329 mila tons). Segnano riduzioni meno significative Italia (-22% a 717 mila tons), Belgio (-14% a 255 mila tons) e Regno Unito (-12% a 28 mila tons). Soltanto Ungheria, Grecia e Repubblica Ceca registrano una crescita dei volumi previsti, rispettivamente del 23%, 21% e 109%.
Per quanto riguarda la produzione di mele, invece, si dovrebbe registrare una flessione nella produzione a livello europeo con volumi in calo dai 10,66 milioni di tonnellate dello scorso anno ai 9,71 milioni attesi per il 2012, in contrazione del 9% anno su anno e del 7% rispetto alla media degli ultimi tre anni.
I Paesi europei che hanno registrato le maggiori perdite in termini di produzione nel mese di settembre sono la Slovenia con un -38% (passata da 73 mila tonnellate nel 2011 a 45 mila tonnellate stimate nel 2012), la Francia con una flessione del 31% (passata da 1,7 milioni a 1,17 milioni di tonnellate) e il Belgio con -30% dei volumi (da 305 mila tonnellate a 212 mila). Altre flessioni particolarmente importanti si sono verificate in Austria (da 199 mila a 153 mila tonnellate), nei Paesi Bassi (da 418 a 320 mila tonnellate) e nel Regno Unito, che con un calo del 28% si è portato dalle 226 mila tonnellate del 2011 alle 163 mila attese per quest’anno.
In Spagna si registra un -26% dei volumi di mele, che passano da 507 mila tonnellate a 373 mila tonnellate previste per il 2012. La Lituania dovrebbe riportare una contrazione del 20% (da 49 a 39 mila tons) mentre la Svezia del 18% (da 17 a 14 mila tonnellate).
Secondo le previsioni WAPA, inoltre, anche l’Italia dovrebbe registrare un calo, passando dai 2,293 milioni di tons del 2011 a 1,987 milioni di tonnellate di quest’anno. Una contrazione del 13%, la stessa che si dovrebbe osservare in Lettonia, dove i volumi, secondo le stime, passeranno da 8 mila a 7 mila tonnellate.
Per contro WAPA ha anche riferito che alcuni Paesi registreranno una crescita in termini di produzione, come nel caso dell’Ungheria, che dovrebbe mettere a segno un +39% raggiungendo le 418 mila tonnellate dalle 301 mila registrate nel 2011, della Repubblica Ceca con un +28% (da 79 mila tonnellate del 2011 a 101 mila tonnellate di quest’anno) e della Polonia con un +12% (con volumi che passano da 2,5 milioni a 2,8 milioni di tonnellate).