VOG SPINGE FORTE SUL BIO ANCHE CON LE NUOVE VARIETÀ DI MELE

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Avanti tutta con politica di marca, varietà a club, biologico, nonostante si debba per forza di cose confrontarsi con lo scenario internazionale critico.

A Macfrut il consorzio Vog analizza la situazione del mercato melicolo, in un periodo di forte incertezza a causa principalmente dell’evoluzione della guerra in Ucraina e del generalizzato boom dei costi.

“In questa fase, influenzata negativamente dal conflitto e dalle tensioni internazionali, il mercato si sta dimostrando piuttosto nervoso”, commenta Klaus Hölzl (nella foto), responsabile vendite del VOG. “Tale contesto incide negativamente anche sui consumi. Il minor potere d’acquisto dei consumatori, causato dall’aumento dei prezzi di molti prodotti, non aiuta il nostro comparto. Tuttavia come Vog stiamo riuscendo ad ottenere comunque buoni risultati, mantenendo i piani di decumulo programmati con i clienti. Le problematiche maggiori le riscontriamo sul prodotto con calibro medio-piccolo, a causa di una sovraproduzione”, aggiunge il manager altoatesino.

Dando uno sguardo al panorama europeo, tuttavia, la situazione sembra essere meno critica del previsto: “Il mercato nel Vecchio Continente, pur nelle difficoltà del caso, è abbastanza ricettivo. Manca l’import da parte dell’Emisfero Sud a causa dell’aumento dei costi del trasporto e della logistica. Da parte nostra abbiamo alcune difficoltà inoltre ad esportare in alcune aree come Arabia Saudita e Asia proprio per effetto proprio dei costi dei trasporti schizzati in alto. Ma sulle altre piazze siamo soddisfatti”, afferma il referente del Vog, che esportata il 65% delle mele prodotte. “Con la riapertura dell’import da parte della Bielorussia dal primo di aprile, i flussi commerciali in generale sono migliorati. Tuttavia le vendite, in generale, sono un po’ bloccate, anche per la presenza di volumi di merce non programmata in arrivo dall’Emisfero Sud destinata alla Russia, che, a causa della guerra, è rimbalzata sui mercati europei. Questa condizione, tuttavia, non ha effetto diretto sulla nostre mele, che riescono ad ottenere comunque buoni riscontri. Stiamo comunque andando verso una fase di generale riequilibrio”.

Cresce il Bio, anche sulle nuove varietà

Positivi i riscontri sul biologico, che continua a crescere in maniera significativa. “Stiamo lavorando sul bio anche nelle varietà a club”, riferisce Hölzl. “Il consumatore non chiede più “solo” una mela biologica, ma cerca un marchio riconosciuto che presenti la variante bio. Vuole insomma il brand conosciuto nel comparto convenzionale anche nel bio. Per questo stiamo lanciando le varianti bio, per esempio, di Cosmic Crisp (la nuova varietà coltivata dai consorzi Vog e Vip, ndr), che già sta ottenendo un ottimo riscontro sul mercato, a partire dall’Italia e dalla Spagna. Anche su Giga e Red Pop, con cui puntiamo ad arrivare fino a giugno con le vendite, lanceremo una variante biologica”. Le tre nuove varietà hanno debuttato quest’anno sul mercato, ottenendo subito ottimi riscontri commerciali, con Giga e Red Pop che sono state affiancate allo storico marchio Marlene.

In generale, quindi, nonostante la complessa situazione internazionale, per il gruppo con sede a Terlano (Bolzano) il bilancio della prima parte di stagione è positivo, registrando un certo ottimismo per il proseguimento della campagna.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

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