VIETARE I PESTICIDI IN AGRICOLTURA: REFERENDUM IN SVIZZERA

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Mettere al bando tutti i pesticidi in agricoltura e anche l’importazione di cibi per la cui produzione siano stati impiegati prodotti chimici: lo chiede un referendum che si svolgerà il 13 giugno prossimo in Svizzera e che – se approvato – spingerebbe molto in avanti la frontiera green in campo alimentare.

La Confederazione Elvetica, come ricorda anche un articolo del Corriere della Sera, sarebbe infatti il primo Paese a mettere completamente al bando questi prodotti; il risultato della consultazione popolare appare al momento in bilico. Governo e parlamento hanno espresso la loro contrarietà all’approvazione dell’iniziativa.

Colpito anche l’import

Il testo che verrà sottoposto agli elettori svizzeri chiede che venga vietato l’impiego nei campi di ogni pesticida sintetico per combattere «agenti patogeni»; e di conseguenza la commercializzazione di qualunque prodotto che ne abbia previsto l’utilizzo. Lo stop investe anche l’importazione di derrate alimentari nel cui ciclo produttivo siamo stati impiegati prodotti chimici di sintesi. Il divieto all’uso di pesticidi sarebbe esteso anche a giardini, parchi e lavori di manutenzione stradale e ferroviaria. La proposta di legge prevede un periodi di transizione di dieci anni durante il quale saranno ammesse alcune eccezioni; trascorso questo termine lo stop ai pesticidi sarebbe definitivo.

Le ragioni del sì e del no

Il “fronte del sì” sostiene che l’uso indiscriminato di prodotti chimici mina la salute della pensione e l’ambiente; il traguardo di una agricoltura completamente «verde» sarebbe a portata di mano visto che già oggi il 50% delle aziende bio della Svizzera rinuncia a fare ricorso alla chimica. Sul fronte opposto – sul quale come detto sono schierati il governo e il parlamento – si fa notare che già oggi i pesticidi sono autorizzati solo dopo severi test che escludano conseguenze per uomo e natura. Inoltre l’evetuale vittoria dei sì avrebbe come conseguenza “difficoltà di approvvigionamento di derrate alimentari”, un rialzo dei prezzi al consumo e in ultima analisi punirebbe le fasce di reddito più basse.

I Favorevoli sono al 55%

Che possibilità ci sono che una proposta tanto decisa trovi conferma nel voto popolare? Un sondaggio commissionato dalla SSR, il canale di lingua tedesca della tv pubblica, assegna ai favorevoli il 55% dei consensi: un margine di vantaggio registrato alla fine di aprile ritenuto tuttavia non ancora sufficiente ad assicurare la vittoria il 13 giugno. L’indagine demoscopica aggiunge una osservazione interessante: nelle aree urbane il sì al divieto per i pesticidi raggiunge il 65% mentre crolla al 41% nelle campagne.

(fonte: Corriere della Sera)

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