Lungo la desert Road si sviluppa il cuore pulsante dell’Egitto agricolo. Centinaia di aziende insediate ai lati della lunga striscia d’asfalto a 4 corsie per senso di marcia che producono agrumi, patate, datteri e altre referenze richieste dal mercato interno e internazionale. Proprio gli agrumi sono da sempre un business di punta soprattutto nei rapporti con la Russia che dopo l’embargo ha alzato i muri all’ortofrutta dell’Unione europea.
L’inflazione galoppante (38%lo scorso anno) stimola i rapporti con l’estero degli imprenditori egiziani.
In occasione della “missione” organizzata da Macfrut in questi giorni, in cui sarà presentata l’edizione della rassegna (domani mattina al Cairo) sono state organizzate visite ad alcune aziende locali cui partecipano rappresentanti di aziende italiane della tecnologia e della logistica.
Il tour odierno fa tappa presso Gelila Co di Sadat city e poi Green House e Oriental Fruit di Cairo.
Gelila è un colosso dell’import-export da 300 milioni di dollari di fatturato che nonostante le difficoltà logistiche legate alle restrizioni del canale di Suez serve tutti i principali Paesi del mondo con arance, limoni, uva, mango cipolle, patate e molto altro.
L’azienda cerca nuovi partner, anche per creare maggior valore aggiunto: l’Egitto esporta complessivamente circa 5 milioni di tonnellate di ortofrutta e di questi 3
milioni e mezzo circa sono agrumi, con un prezzo medio relativamente basso.
Mirko Aldinucci
Il Cairo