VIA LIBERA (IN NAVE) ALLE ARANCE SICILIANE IN CINA, LAUDANI: “MERCATO LONTANO, SERVE ANCHE L’AEREO”

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Via libera all’export delle arance siciliane in Cina. L’annuncio è stato dato dall’assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia Antonello Cracolici che ha sottolineato come l’obiettivo sia stato raggiunto dopo aver superato le barriere fitosanitarie presenti per i prodotti in ingresso nel mercato cinese. Il ministero delle Politiche agricole ha così chiuso gli ultimi dettagli del protocollo fitosanitario con Pechino, ottenendo il via libera all’esportazione degli agrumi italiani nel Paese della Grande Muraglia.

Un passaggio importante per il futuro dell’agrumicoltura sicula. Tuttavia per Salvo Laudani (nella foto), responsabile marketing di Oranfrizer, pur ricordando l’importanza dell’apertura del mercato, non bisogna dimenticare la complessità dell’operazione. “Sono stato in Cina anche poche settimane fa per capire l’evoluzione degli accordi, con il negoziato si è concluso solo pochi giorni fa. Sul tavolo – aggiunge il manager siciliano – rimangono diverse questioni, a partire da come raggiungere un Paese così lontano. Per il momento l’accordo prevede solo l’invio del prodotto via nave“, spiega Laudani. “Una modalità di trasporto che consentirà al nostro prodotto di raggiungere la Cina in oltre trenta giorni di navigazione, e che potrebbe creare qualche difficoltà di conservabilità per certe tipologie come il tarocco. Il punto è capire se e quando ci saranno le condizioni e le possibilità per aprire anche la via aerea. In prospettiva, inoltre, potrebbe essere interessante anche il treno, che potrebbe avere dei benefici anche in termini di costi. Stiamo parlando comunque di un mercato importante ma complesso e di non facile approccio”.

Laudani parla anche dell’annata agrumicola molto particolare caratterizzata da una parte da una drastica riduzione dell’offerta, praticamente dimezzata, causata da una minore disponibilità di prodotto a cui si è aggiunto il maltempo di inizio 2017, dall’altra da una domanda consistente che ha portato i produttori ad anticipare la raccolta per creare prima la disponibilità di prodotto. “Il poco prodotto rimasto tra l’altro è eccellente dal punto di vista qualitativo”. Le condizioni hanno quindi favorito anche un innalzamento dei prezzi. Una stagione, quindi, nettamente in contrasto con quella passata, caratterizzata da un surplus di volumi e quotazioni basse.

Sul fronte estero, nonostante la scarsa disponibilità di merce, Oranfrizer ha ottenuto buoni riscontri, specialmente dai mercati asiatici e dal Regno Unito.

Emanuele Zanini

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