Upward Farms chiude i battenti: la società statunitense dice addio al vertical farming, stoppando tra le altre cose il progetto di maxi-fattoria verticale indoor da 250mila piedi quadri (2,3 ettari circa) in fase di realizzazione in Pennsylvania per la produzione di microgreens (e spigole). Sarebbe stata la più grande del mondo. La società, nel tempo, aveva raccolto un totale di 141,7 milioni di dollari di finanziamenti in 6 round. La principale azienda agricola di riferimento era quella di Greenpoint (a Brooklyn), specializzata nell’acquaponica. Un’ottantina le persone licenziate.

I fondatori, Jason Green, Ben Silverman e Matt La Rosa, hanno pubblicato una lettera aperta sul sito internet della società: “È con il cuore pesante che annunciamo che Upward Farms sta chiudendo la sua azienda agricola con sede a Brooklyn e cesserà di operare nel settore dell’agricoltura verticale. Vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti coloro che hanno preso parte a questo viaggio: colleghi, investitori, clienti, partner, famiglie e amici”.

Prodotti Upward Farms

“Dieci anni fa abbiamo iniziato questa avventura nel settore, uniti dallo scopo di coltivare cibo di qualità superiore garantendo una connessione tra food e ambiente in un momento critico per il nostro pianeta”.

Ma, scrivono i tre imprenditori, “abbiamo scoperto che l’agricoltura verticale è infinitamente complessa: mentre affrontavamo le sfide, ne sono emerse di nuove… I coltivatori indoor hanno molto da imparare dall’agricoltura rigenerativa e dalla gestione del suolo, mentre i coltivatori di terreni ‘estesi’ possono trarre vantaggio da molte delle tecnologie e degli approcci sviluppati da aziende come la nostra”.

Mentre Upward Farms sta chiudendo i battenti, una parte del suo team continuerà a lavorare sui microbiomi.

(fonte: Freshcutnews.it)