VERTICAL FARMING, IL CASO DI PLANET FARMS E IL PROCESSO AUTOMATIZZATO

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Grande attenzione viene ancora oggi riservata ad una storia italiana sui generis, una pietra miliare per la nostra industria, un caso applicativo in grado di ottenere una eco anche oltre confine. Occorre però fare un passo indietro, per risalire alle origini di uno tra i progetti di automazione industriale più rilevanti degli ultimi anni.

È il 2018 quando, da un’idea di Luca Travaglini – da subito sostenuta dal co-founder, co-CEO, nonché amico di una vita Daniele Benatoff – nasce Planet Farms, innovativa start up milanese. Il progetto fortemente voluto da entrambi i soci ha fin da subito obiettivi chiari e ambiziosi: produrre in modo altamente automatizzato ortaggi (insalate ed erbe aromatiche) tramite la tecnologia del Vertical Farming, puntando così sulla coltivazione di cibi naturali e salutari, realizzati riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Planet Farms decide di investire in un moderno concetto di agricoltura, il vertical farming o “fattoria verticale” appunto – optando per pratiche colturali che permettano la coltivazione delle specie vegetali su più livelli sovrapposti. Messe in strati sviluppati in verticale e impilate tra loro, le colture crescono poi in un ambiente controllato, protetto, senza l’uso di pesticidi, a garanzia di una produzione alimentare in condizioni di coltura ottimali per ciascuna pianta. Non solo qualità del prodotto finale, le fattorie verticali sono un esempio interessante anche in ottica di sostenibilità: consentono infatti di usare un’area di dimensioni inferiori alle classiche coltivazioni agricole, con un conseguente minore sfruttamento del territorio e, dunque, una maggiore conservazione della flora e della fauna locale.

Supportata da numerosi partner, la start up milanese sviluppa un sistema di vertical farming unico al mondo; infatti, alle tecniche di agricoltura idroponica, la coltura più utilizzata nelle vertical farming, unisce la perfetta armonizzazione di tutti i parametri di coltivazione: dalla temperatura, alle sostanze nutritive, fino all’intensità della luce. Tutti questi elementi sono bilanciati appositamente per creare la situazione ideale per la crescita delle piante, consentendo di ottenere un prodotto con le stesse caratteristiche e proprietà per tutto l’anno. “Grazie all’uso di software e di sistemi di intelligenza artificiale, monitoriamo costantemente lo sviluppo delle colture garantendone il benessere in ogni sua fase, dalla semina alla raccolta. Questo assicura la produzione di alimenti più sani, duraturi e ricchi di proprietà nutritive, rispettando l’ambiente” spiega Luca Travaglini, co-founder insieme a Daniele Benatoff di Planet Farms.

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