Più spazi coperti per i grossisti scaligeri. Al centro agroalimentare di Verona venerdì scorso sono state inaugurate le nuove tettoie che ora, su una superficie di 3 mila metri quadri, coprono sette rampe di accesso alla struttura mercatale, due maggiori e centrali, due a sud e tre a nord. L’intervento, deciso dalla Veronamercato, è costato quasi 1,6 milioni di euro. Grazie all’intervento le imprese di dettaglianti – un centinaio – che quotidianamente si riforniscono al centro agroalimentare veronese potranno operare al riparo da pioggia, vento, neve, sole.
L’opera è stata inaugurata alla presenza del nuovo consiglio di amministrazione della società, insediatosi quest’estate: il presidente Andrea Sardelli, il vice Diego Begalli e la consigliera, Elisabetta Molon oltre a Gianni Dalla Bernardina, presidente uscente, e Adele Biondani.
Durante l’anno sono stati effettuati altri lavori tra cui un nuovo sistema di controllo per l’accesso al Mercato, con l’impiego di tecnologia R-FID e un impianto di videosorveglianza finalizzato a rendere più controllato e quindi sicuro il flusso degli automezzi in ingresso e in uscita. L’intervento è costato circa 200 mila euro. Il sistema di telecamere completa così, in un’ottica di sicurezza globale, l’intervento iniziato nel 2015 con l’installazione di quasi 200 telecamere all’interno dell’area mercatale, la maggior parte delle quali nell’edificio ortofrutta dove maggiore è la presenza di uomini e mezzi.
In occasione dell’inaugurazione la società di gestione ha presentato i numeri del Mercato con il bilancio dell’esercizio preconsuntivo 2017, approvato dal nuovo Consiglio di Amministrazione, con un risultato positivo atteso di circa 200 mila euro ed in linea con il piano economico finanziario di Veronamercato spa.
Il centro agroalimentare scaligero sviluppa oltre 450 milioni di euro di fatturato, movimentando oltre 430mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli, di cui il 50% vengono esportati. Sono 60 le ditte concessionarie che operano all’interno del Mercato. Con un migliaio di aziende che acquistano i prodotti, tra cui diverse catene distributive con la gdo che assorbe il 35% del totale commercializzato.
