VERONA: LANCIATA LA FRAGOLA “GARDA”, A DIMORA GIÀ UN MILIONE DI PIANTINE

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Sul mercato arriva una nuova varietà di fragola. Si chiama Garda ed è il risultato della selezione del progetto a cui fanno capo l’istituto sperimentale per la frutticoltura di Forlì, la Provincia di Verona, l’op Coz e l’Apo Scaligera con sede a Zevio (Verona). "La varietà Garda è un passo avanti nella selezione genetica", ha spiegato Walther Faedi (foto), direttore dell’istituto forlivese.

Essa concilia caratteristiche cercate da consumatori e produttori: elevata consistenza della polpa, buon grado zuccherino, ottima colorazione e una perfetta forma anche nelle piccole pezzature e se l´andamento climatico non è favorevole.

Ulteriore vantaggio, la facilità di distacco del frutto dalla pianta, che abbatte i costi di raccolta. Ci sono già un milione le piantine a dimora sotto i tunnel dei soci di Scaligera e Coz. Faedi ha sottolineato la positiva integrazione tra il mondo della ricerca e i fragolicoltori veronesi, volta a vincere la sfida sui mercati del Nord Europa.

Quindi ha rivelato che a livello europeo è già alto l´interesse per sperimentare e acquisire i diritti di moltiplicazione di Garda.

"La nuova varietà", ha aggiunto il ricercatore, "sta andando bene in Belgio e ci è stata richiesta pure dalla Russia. Senza contare come ben risponda all´interesse dei coltivatori grazie alla capacità della pianta di produrre sia in primavera sia in autunno".

Come riporta L’Arena, il presidente dell’Apo Scaligera, Primo Anselmi, ha rilevato che Garda rappresenta un´arma in più per la conquista dei mercati europei, specie tedesco, che assorbe una buona fetta del rosso orticolo diventato importante fonte di reddito per le aziende agricole concentrate soprattutto nel triangolo Zevio, San Giovanni Lupatoto, Raldon e Buttapietra. Fu avviato nel 1955 il programma di miglioramento genetico per la fragola veronese, attraverso la selezione naturale.

Sotto esame comportamenti produttivi, maturazioni precoci, vigore delle piante, pezzatura, regolarità, consistenza, forma conica dei frutti, sapore, conservabilità, precoce ed elevata capacità rizogena e di colorazione del frutto in autunno. I primi risultati nel 2004 con Irma. La richiesta di brevetto comunitario per Dora ed Eva scattò nel 2005. E ora Garda. Verona coltiva 500 ettari a fragola, concentrati soprattutto in pianura da aziende di piccole dimensioni, dei 700 dell´intera Regione. Il Veneto controlla il 20% delle fragole nazionali. La tecnica di coltivazione veronese è quella del doppio raccolto in coltura protetta. Secondoi dati Istat, nel 2011 Verona ha prodotto 119.470 quintali di fragola su 60.009 ettari sotto serra e 4.410 quintali su 42 ettari in piena aria.

L’altro giorno la nuova cultivar è stata presentata anche nella sede della Provincia di Verona.

 

Qui sotto una breve descrizione delle principali caratteristiche della nuova varietà di fragola:

Origine: ottenuta da un incrocio intervarietale complesso che comprende le varietà Addie, Alba, Belrubi, Cardinal, Holiday, effettuato nel 2002 e selezionata a Verona nel 2004. Valutata come selezione VR 02.312.2. Diffusa commercialmente nel 2012. Domanda di privativa comunitaria n. 2012/1671.

Organismi costitutori: Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura – Unità di Ricerca per la Frutticoltura di Forlì (CRA-FRF), Istituto Sperimentale di Frutticoltura – Provincia di Verona, Aposcaligera e COZ di Verona.

Inventori: Walther Faedi, Ballini Lorenzo, Baroni Giorgio, Baruzzi Gianluca, Lucchi Pierluigi, Sbrighi Paolo, Birolli Matteo.

Epoca di raccolta: precoce, quasi contemporanea ad Alba, ma con maggiore scalarità di maturazione dei frutti.

Note agronomiche: varietà unifera con medio-elevato fabbisogno in freddo invernale, adatta agli ambienti settentrionali, in particolare del veronese e del cesenate sia in coltura protetta che di pieno campo. La pianta è molto produttiva in primavera ma, in genere, offre buone performance anche nel periodo autunnale (tecnica colturale veronese). Il frutto è di bella forma conica, perfettamente regolare, dolce, molto consistente e resistente alle manipolazioni; la pezzatura dei frutti tende a diminuire nella seconda parte della raccolta. Presenta una notevole facilità di raccolta e la possibilità di allungare gli intervalli di raccolta grazie ala notevole “tenuta” del frutto.

 

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