VERONA, LA DISFATTA DELLE PESCHE. I PRODUTTORI: “PREZZI DA FAME”

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Prezzi e quantità in calo: un’annata da dimenticare per il comparto della peschicoltura veronese che  ha nel mercato intercomunale di Bussolengo e Pescantina uno dei principali centri. Tutela del prezzo minimo, incentivazione del prodotto locale e nuovi accordi con la grande distribuzione: queste le richieste dei produttori per poter dare continuità al loro lavoro.

 

 

Il direttore del mercato Andrea Righi, come riporta il quotidiano L’Arena, dichiara sconsolato:  "È stata la peggior stagione degli ultimi anni con il 36% in meno di valore del prodotto commercializzato, a fronte di un calo dei volumi di solo il 6%. A luglio, nonostante i prezzi da fame, i compratori faticavano ad acquistare le pesche, ma il prezzo al dettaglio si è sempre mantenuto ai livelli degli scorsi anni. Già da qualche anno si devono fare i conti con una pesante crisi di settore, in particolare per la merce prodotta nel nostro territorio. Non riusciamo ad essere competitivi con altre aree produttive del Mediterraneo".

 

La produzione del 2011 si è attestata a circa 38.500 quintali, con una media mercato di 0,37 euro al chilogrammo. I prezzi della commercializzazione hanno registrato un’oscillazione da 0,29 centesimi al chilo per il prodotto in bins, 0,38 al chilo in cassette, 0,42 plateaux. "Ci siamo dunque domandati", continua Righi, "cosa fare a livello strutturale. Alcune proposte sono percorribili: bisogna che venga tutelato il prezzo minimo nel settore ortofrutticolo. I sistemi ci sono. Basterebbe in primo luogo aumentare la percentuale di frutta nelle bevande alla frutta e molto prodotto andrebbe ritirato, vivacizzando il prezzo all’ingrosso della merce per il consumo fresco. Un altro punto è l’educazione alimentare e l’incentivazione del consumo del prodotto italiano. Bisogna cominciare a leggere le etichette delle merci. Sul piano tecnico per il 2012 ci dobbiamo concentrare di più sulla conservabilità del prodotto: quest’anno purtroppo in certi momenti avevamo della frutta che deperiva velocemente".

 

"In questi anni", ribadisce il sindaco di Bussolengo, Alviano Mazzi, "abbiamo fatto cose egregie per la difesa del prodotto come il lancio del marchio Principesca. La capacità produttiva dei nostri operatori è elevatissima: bisogna insistere sul tema della qualità".

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