“Abbiamo apprezzato molti dei temi trattati dal Commissario designato all’Agricoltura Christophe Hansen nella sua audizione agli eurodeputati, specie dove ha ribadito la necessità che venga mantenuta una Politica Agricola Comune forte nel bilancio della Commissione, al fine di continuare a garantire sostegno al reddito degli agricoltori e a rafforzare in particolare la posizione dei piccoli produttori nella catena del valore. Ma, a nostro avviso, questo obiettivo può essere raggiunto efficacemente solo se si sceglie di puntare con determinazione su una maggiore aggregazione e concentrazione dell’offerta, come dimostrano i modelli di successo come quelli dell’ortofrutta che fanno leva sulle organizzazioni dei produttori e sulle cooperative e che auspichiamo possano essere opportunamente incentivati dalla nuova Commissione”.
Così Davide Vernocchi (nella foto), Vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative e attuale reggente, commenta il discorso del lussemburghese Christophe Hansen (PPE) che si appresta a diventare a giorni il nuovo Commissario all’Agricoltura e all’Alimentazione.
“La grande sfida che è davanti a noi – ha proseguito Vernocchi – è quella di gestire una transizione green, senza che ciò comporti una progressiva riduzione della produzione agroalimentare europea e il rischio di compromettere la redditività di intere filiere agroalimentari, che sono fondamentali per la sostenibilità economica e sociale di interi territori”. Altra grande questione di rilevanza strategica per il lavoro del neo Commissario è quella della reciprocità. Per la federazione agricola di Confcooperative sarà “cruciale garantire che i prodotti di qualità vengano tutelati e riconosciuti anche a livello internazionale e che tutti i prodotti agroalimentari provenienti dai Paesi extra-Ue rispettino gli stessi standard minimi di quelli imposti dall’Unione ai propri produttori, altrimenti si crea una concorrenza sleale dove la competizione viene fatta solo sul prezzo e non sulla qualità”.
Di stretta attualità anche il grande tema dei cambiamenti climatici al quale il neo Commissario ha dato grande spazio nel corso del suo intervento programmatico. Il Vicepresidente Vernocchi si dice “d’accordo sulla necessità che gli Stati membri siano chiamati ad implementare sistemi e strumenti efficaci per la gestione del rischio climatico”, ma – dice – l’obiettivo a cui mirare è più ampio, ed è quello “di creare un terzo pilastro, con fondi esterni alla PAC, all’interno del quale si preveda una maggiore integrazione di tutti gli strumenti della gestione del rischio, dal sostegno pubblico a quello privato (assicurazioni), a strumenti mutualistici gestiti e alimentati dagli stessi agricoltori; solo così è possibile fornire coperture efficaci agli agricoltori”.
Vernocchi ha infine espresso apprezzamento per l’impegno assunto dal Commissario designato Hansen in materia di pratiche sleali e di tutela delle Indicazioni geografiche, così come sul versante di una maggiore semplificazione e di una riduzione del peso burocratico a carico delle imprese agricole.