Le bottiglie di plastica dei succhi Valfrutta, Yoga e Derby Blue ora pesano il 20% in meno. Una variazione quasi impercettibile per i consumatori, ma che si traduce in un risparmio di oltre 600 tonnellate di PET all’anno. Non solo. Anche per le scatole in banda stagnata e i vasi di vetro utilizzati per pelati, polpe, sughi, passate e legumi Cirio, e per vegetali, pomodoro e frutta sciroppata Valfrutta, Conserve Italia sceglie fornitori che si impegnano a ridurre l’impatto ambientale del packaging, rendendo i contenitori più leggeri o utilizzando, grazie al riciclo, sempre meno materie prime.
Sono solo alcune delle informazioni contenute nel Report di Sostenibilità di Conserve Italia presentato all’Assemblea dei soci, documento giunto alla settima edizione e che illustra l’attività del Consorzio cooperativo in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
‘Tutte le nostre principali referenze, dal pomodoro ai succhi di frutta fino ai vegetali in scatola – dichiara il direttore generale Pier Paolo Rosetti – sono attualmente sottoposte ad un processo di progressivo alleggerimento del packaging, con interventi per ridurre peso e volume degli imballaggi, senza che ciò comprometta la loro funzione di preservare e garantire la sicurezza e l’integrità dei prodotti’. Ad esempio, il peso della bottiglia da 1 litro del succo di frutta Yoga è stato ridotto del 22% in pochi anni, consentendo di risparmiare 500 tonnellate di plastica solo su questo prodotto, tra i succhi più venduti nei canali della distribuzione.
Già oggi, oltre il 99% degli imballaggi primari (a contatto con gli alimenti) utilizzati da Conserve Italia è completamente riciclabile e i materiali di cui sono costituiti, in particolare vetro, banda stagnata e alluminio, sono riciclabili più volte senza perdere qualità. I cartoni e i vassoi utilizzati per il trasporto sono invece in carta riciclata.
La classifica dei materiali più utilizzati per il packaging dei prodotti di Conserve Italia vede al primo posto il brik, un poli-accoppiato di carta, alluminio e plastica, con il quale viene confezionato il 40% dei prodotti, seguono le scatole in banda stagnata al 26% e il vetro al 23%, materiale che ha conosciuto negli ultimi anni un apprezzamento crescente da parte dei consumatori, che lo ritengono idoneo a rispondere alla domanda di salubrità e sostenibilità degli alimenti. Solo una piccolissima percentuale di imballaggi (circa lo 0,7% del totale) non è riciclabile, ma può essere avviata al recupero energetico senza finire in discarica. La maggior parte degli imballaggi viene prodotta in Europa e il 100% degli imballaggi metallici e delle bottiglie di plastica è prodotta in Italia.
‘Tutta l’azienda è al lavoro per rispondere alla crescente attenzione dei consumatori sul tema della sostenibilità ambientale – conclude Rosetti -. Il processo di riduzione degli imballaggi coinvolge in maniera trasversale diverse funzioni di Conserve Italia, dalla Ricerca & Sviluppo all’assicurazione qualità fino alle direzioni commerciali e marketing e alla direzione Operations. Secondo un’indagine Doxa, ormai quasi un italiano su due (il 43%) adotta comportamenti sostenibili per contribuire alla tutela dell’ambiente. Anche per questo stiamo sviluppando progetti che ci consentano in futuro di sostituire quasi completamente la plastica con materiali più sostenibili, biodegradabili, computabili o riciclati’.
Conserve Italia
Conserve Italia è un consorzio cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena (Bo), leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa 14 mila produttori agricoli e trasforma oltre 600 mila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali, che vengono lavorati in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato complessivo aggregato del Gruppo Conserve Italia è di circa 900 milioni di euro, per il 40% generato dall’export. Conserve Italia dà lavoro in Italia complessivamente a circa 3.300 persone tra fissi e stagionali, e detiene marchi storici del made in Italy come Cirio, Valfrutta, Yoga e Derby Blue.