VAL DI NON, MELE AL POSTO DELLE FORESTE COME RICETTA ANTI CRISI

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Al posto dei boschi meleti. Nel 2012 in Val di Non è aumentata considerevolmente la domanda di bonifica agraria per trasformare i boschi in frutteti. La crisi si sente e molte persone che perdono il lavoro, cercano di ricavare dal territorio un reddito allargando la superficie coltivata. I privati provano ad affrontare la crisi puntando sulle mele.

La conferma arriva dal direttore dell’ufficio Foreste di Cles (Trento) Maurizio Mezzanotte. Il dato delle richieste di bonifica in crescita si affianca nel bilancio al termine delle 38 sessioni forestali che hanno coinvolto altrettanti Comuni e 20 Asuc, una Consortela (a Rumo) e tre comproprietà (Nesso Favona, Salter Malgolo e Denno – Campodenno) a quello delle vendite di legname. L’anno scorso sono stati martellati (e venduti in varie aste) 82 lotti di legname di Comuni e Asuc con un incasso di circa un milione di euro.

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