La produzione peruviana di uva da tavola dovrebbe crescere di un +2% e le esportazioni dovrebbero aumentare di un +6%, arrivando a un volume da record.

Stando a un recente report USDA, la produzione di uva da tavola in Perù nella campagna 2021/22 (ottobre-settembre) dovrebbe attestarsi a 700.000 tonnellate (+2% rispetto all’annata precedente).

L’aumento del volume di produzione è dovuto alle condizioni climatiche favorevoli, all’approvvigionamento idrico sufficiente e alla crescente richiesta internazionale.

Il Perù è considerato un luogo ideale per la produzione di uva grazie al litorale secco, con un’escursione termica favorevole (14-30°C) e più di 12 ore di sole al giorno, tutto l’anno. Inoltre, l’irrigazione di precisione permette ai viticoltori peruviani di far maturare l’uva il 55% più velocemente che nei Paesi limitrofi. Le principali zone di produzione sono Ica (41%) e Piura (22%). La superficie totale coltivata nel Paese è stimata in 32.000 ettari.

La varietà principale resta la Red Globe, destinata in particolare al mercato cinese. Tuttavia, i coltivatori si stanno rivolgendo a varietà a più alto valore aggiunto per approvvigionare altri Paesi. Questo processo include la diversificazione in più di 20 varietà distinte per soddisfare la domanda dei consumatori di tutto il mondo (Surgeon, Crimson seedless, Flame seedless, Thompson seedless).

In base al report, dal Perù si dovrebbe esportare una quantità record di 510.000 tonnellate di uva da tavola nel 2021/22, con un aumento del 6% rispetto alle 480.000 tonnellate spedite nella campagna pregressa.

Nella stagione 2020/21, le principali destinazioni sono state gli Stati Uniti (42% delle esportazioni totali), i Paesi Bassi (15%) e Hong Kong (9%).