UVA, LA PUGLIESE 2ERRE VUOLE CRESCERE: “PUNTIAMO A 160 ETTARI E A NUOVE VARIETÀ”

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Nelle campagne di Polignano a Mare, all’ombra di una masseria dell’Ottocento, si estendono i 35 ettari, tutti a uva seedless, di una delle tenute agricole di 2Erre srl, la società di produzione, confezionamento e commercializzazione di uva da tavola e verdure che nella sigla racchiude le iniziali dei titolari Raffaele Laselva e Raffaele Teofilo. Ad illustrare la strategia “seedless oriented” di 2Erre ai giornalisti e buyer internazionali in visita nei vigneti e nello stabilimento produttivo in occasione della manifestazione “Regina di Puglia” organizzata dal Comune di Noicàttaro per promuovere l’uva da tavola e il territorio, ci ha pensato il figlio di Raffaele Laselva, Marco (nella foto), che dell’azienda è direttore commerciale. Oltre ai 35 ettari che hanno accolto gli ospiti di “Regina di Puglia”, guidati da Vito Fraschini e Germana Pignatelli, rispettivamente assessore all’agricoltura e ambiente e assessore allo sviluppo territoriale del Comune di Noicàttaro, l’azienda può contare su altri 70 ettari circa nelle zone tra Conversano, Turi e Polignano a Mare.

Raffaele Teofilo e Anna Patera, titolari dell’azienda 2Erre srl

“Sui nostri 110 ettari il 90% è produzione di uva senza semi – ci ha detto Marco Laselva – Nella nostra attività di lavorazione e commercializzazione, che è quella che dall’inizio ha caratterizzato l’azienda, mettiamo sul mercato un 70% di uva senza semi e il resto con semi, quest’ultima la acquistiamo da produttori da noi fidelizzati che lavorano con noi tutto l’anno anche grazie alle verdure, altro segmento di cui ci occupiamo, con una ventina di referenze in portfolio. L’uva da noi prodotta e confezionata va quasi tutta all’estero, il mercato principale sono Germania e Paesi nordici. Poi un 5-6% va negli Emirati Arabi e qualcosina in Italia. Questo perché il prodotto che piace in Nord Europa ha caratteristiche visive e organolettiche diverso alla domanda italiana, e poiché è complicato produrre merce sullo stesso campo che vada bene per tutti e due, tendenzialmente ci dedichiamo alle richieste export”.

Essendo il momento della raccolta nel lotto dedicato alla varietà precoce seedless Arra 30 Sugar Drop, giornalisti e buyer di “Regina di Puglia” hanno potuto assistere e partecipare alle operazioni, arricchendo le proprie conoscenze in materia sul territorio e il suo prodotto di punta grazie alla competente guida di Laselva e degli assessori Fraschini e Pignatelli.

L’Italia è indietro nella ricerca di varietà seedless, è mancata quella lungimiranza che hanno avuto altri Paesi, a cominciare dalla California – ha osservato Laselva – Comunque da sei anni facciamo parte del Consorzio Nuvaut costituito da aziende pugliesi produttrici di uva da tavola e con il supporto della Regione Puglia che fa ricerca su uve senza semi. Da due anni commercializziamo una nuova varietà autoctona a bacca nera ottenuta da questo lavoro di ricerca, la Maula. E’ una varietà precoce che sta avendo buon riscontro sul mercato”. “Va detto – ha aggiunto Laselva – che l’uva con semi è ancora richiesta, ha un suo valore sul mercato, sebbene abbia perso terreno rispetto alla seedless: sei anni fa per noi era 80% uva con semi e 20% senza semi, oggi è 70% senza semi ma il trend è di arrivare al 90%. Del resto è questo che chiede il consumatore, soprattutto le nuove generazioni”.

2Erre guarda intanto al futuro con obiettivi di ulteriore crescita: “Intendiamo aumentare ancora la nostra capacità produttiva – ci ha detto Laselva – passando dai 110 ettari attuali a 150-160 ettari e contiamo di mettere in campo altre nuove varietà ottenute dalla ricerca Nuvaut, potendo contare anche su introiti da fee che ci consentano almeno di ripagare gli investimenti fatti finora”.

Germana Pignatelli

Ma nel futuro di 2Erre, sfruttando il potenziale della bellissima masseria, appartenuta tra gli altri alla famiglia Divella, c’è anche un progetto di hospitality, come ci hanno anticipato Raffaele Teofilo e il figlio Daniele in occasione della degustazione di uva offerta nel cortile della masseria. “Bene iniziative come queste, indirizzate verso l’”uva-turismo” – ha commentato l’assessore dello sviluppo territoriale del Comune di Noicàttaro Germana Pignatelli – E’ una potenzialità che si offre ai produttori e su cui noi battiamo il tasto con iniziative come “Regina di Puglia” assieme agli altri Comuni con cui abbiamo costituito il network “Terre dell’Uva”. “Secondo un sondaggio Coldiretti – ha aggiunto l’assessore – sette turisti su dieci scelgono mete secondarie per le vacanze e cercano esperienze come può essere l’ospitalità e l’attività in vigna. Ecco perché la rete Terre dell’Uva comprende mete spiccatamente turistiche, come può essere Polignano a Mare, che oggi (ieri per chi legge. ndr) visiteremo con gli ospiti di “Regina di Puglia” e territori meno conosciuti. E’ anche un modo per contrastare l’overtourism, e far capire ai turisti che ci sono vari scenari delle terre dell’uva, contribuendo così a sviluppare un turismo più di qualità, con una serie di esperienze non solo commerciali ma molto vere e coinvolgenti”.

Cristina Latessa

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