La campagna dell’uva da tavola di Barbera International, iniziata la scorsa estate con le varietà Vittoria e Black Magic con risultati soddisfacenti e volumi in crescita rispetto allo scorso anno, è proseguita con le varietà Italia e Red Globe oltre che con diverse varietà di uve seedless, chiudendo con un bilancio di segno nettamente positivo per il Gruppo siciliano che ha confermato, anche in questa campagna, la sua fortissima vocazione all’export (è infatti all’estero che si concentra il 95% delle vendite).

Quest’anno ha fatto il suo debutto nel paniere di Barbera la seedless Arra Sugar Drop (Arra 30) riscuotendo un grande successo, con livelli di domanda sostenuti e richieste crescenti da parte dei clienti, e diventando, già al debutto, un fiore all’occhiello nelle produzioni del Gruppo.

L’uva da tavola rappresenta uno dei prodotti di punta della Barbera International, che da oltre 15 anni commercializza principalmente sui mercati europei le varietà con semi degli areali di Mazzarrone, Canicattì, Palma di Montechiaro e Pachino, territori storicamente votati alla produzione.

L’azienda mira ad ottenere prodotti di alta qualità attraverso scelte produttive specifiche – spiegano nella sede di Adrano (CT) – : le viti non vengono incise e si utilizzano trattamenti naturali per l’ingrossamento degli acini. Ciò consente di ottenere grappoli omogenei e ben areati, con acini croccanti, dalla pelle sottile e gusto intenso.

Il punto focale della strategia di commercializzazione del Gruppo Barbera – si sottolinea con orgoglio – “è la qualità totale: qualità del frutto, qualità del servizio, qualità nella relazione con i clienti. Un buon prodotto è condizione necessaria ma non sufficiente. Per soddisfare le esigenze del mercato è necessario essere in grado di fornire un servizio inteso come insieme di risorse e competenze condivise con i clienti in un’ottica relazionale e non solo commerciale”.

“È importane garantire il rispetto degli impegni stilati in fase di programmazione – precisano i manager di Barbera – sia in termini quantitativi e qualitativi sia per quanto attiene ai listini concordati. Questo vale sui mercati esteri come sul mercato nazionale”.

Inoltre, per aumentare la qualità della propria offerta, l’azienda investe molto sulle produzioni biologiche e particolare attenzione viene rivolta alla riduzione dell’utilizzo della plastica nel confezionamento. Il prodotto biologico viene commercializzato in soluzioni di packaging plastic free.

Ma anche il bilancio stagionale di un altro prodotto, oltre all’uva, si è chiuso, superando alcune difficoltà legate al clima, positivamente. Nel paniere dell’azienda c’è infatti un frutto icona della Sicilia: il ficodindia, che Barbera raccoglie alle pendici dell’Etna, dal suolo vulcanico, e commercializza sui mercati europei ed internazionali. Nelle sue tre varietà: Muscaredda (bianca), Sulfarina (gialla) e Sanguigna (rossa), il ficodindia Barbera è un prodotto dagli elevati standard qualitativi ed organolettici. Grazie al fertile terreno vulcanico, che lo rende croccante (caratteristica che non si trova in altre zone della Sicilia) ed alle tecniche di coltivazione che uniscono innovazione e tradizione si è ottenuto anche quest’anno un frutto particolarmente gustoso. Selezionato e raccolto a mano uno ad uno, il frutto viene poi despinato con spazzolatura automatica e calibrato elettronicamente in magazzino per garantire omogeneità all’interno delle confezioni. I clienti hanno apprezzato – si sottolinea nella sede di Adrano – l’attento lavoro fatto per avviare al mercato un prodotto selezionato e di elevata qualità (risultato non facile e scontato date le alte temperature estive che ne hanno accelerato la maturazione), un ficodindia di polpa gustosa, croccante e compatta, che ha conquistato il consumatore per le sue eccellenti qualità salutistiche grazie alle vitamine ed i sali minerali di cui è ricchissimo.

(fonte: Corriere Ortofrutticolo 8/2021)