UVA DA TAVOLA, GIULIANO: “BASSA QUALITÀ SU METÀ DELLA PRODUZIONE”

Condividi

Problemi qualitativi per l’uva da tavola pugliese nelle ultime settimane. Le forti piogge e alluvioni nel Tarantino e le nebbie nel Barese che hanno portato con sé molta umidità stanno condizionando questa fase della campagna. A confermarlo è Nicola Giuliano (nella foto), titolare dell’omonima azienda di Turi (Bari).

“Purtroppo in questo momento circa metà della produzione in raccolta è di bassa qualità, con difetti dovuti al maltempo dell’ultimo periodo. Sono frequenti fenomeni di cracking che tendono a creare spaccature sui frutti, registrati in particolare per le varietà Italia e Red Globe (sono invece terminati i raccolti delle varietà senza semi). Questo prodotto ahimé non è esportabile mentre sui mercati interni si riescono a spuntare quotazioni basse, attorno ai 30 centesimi al chilo. Tale fenomeno sta creando alcuni grattacapi ai produttori destabilizzando un po’ il mercato”.

L’altra faccia della medaglia però, è la presenza di uva di alta qualità, che non ha subito danni e che sta avendo buoni riscontri. “Il prodotto rimasto integro si vende mediamente tra i 70 e gli 80 centesimi al chilo, in linea con le previsioni. I prezzi sono particolarmente favorevoli per le varietà Pizzutella e Regina con quotazioni comprese tra un euro e un euro e venti centesimi al chilo. Entro una quindicina di giorni siamo fiduciosi comunque che il mercato torni a stabilizzarsi per concludere positivamente la campagna, che si chiuderà a Natale”. (Em.Zan.)

 

Copyright su testo utilizzabile solo citando la fonte: www.corriereortofrutticolo.it

 

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE