UN EUROPEO SU TRE NON MANGIA ABBASTANZA ORTOFRUTTA

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L’Organizzazione mondiale della sanità consiglia il consumo giornaliero di cinque porzioni fra verdura e frutta. Il senso, come nei proverbi della saggezza popolare, è sempre uno: mangiare quantità sufficienti di ortaggi e frutta è un elemento essenziale per una dieta sana. Purtroppo, a disattendere tanto i consigli dell’Oms quanto quelli dei vecchi proverbi, è un europeo su tre. Secondo un rapporto pubblicato da Eurostat, infatti, ben il 34,4% dei cittadini comunitari non mangia verdura o frutta su base quotidiana; un numero importante che, però, rappresenta dinamiche molto differenti fra i vari Paesi dell’Unione Europea. Anche la percentuale dei virtuosi che, al contrario, consumano le famose cinque porzioni ogni giorno (pari a 400 grammi circa), non sono eccellenti: solo un europeo su sette rispetta le linee guida dell’Oms e fatte proprie dall’Ue nella sua campagna “5-a-day” (“cinque al giorno”).

La verdura piace meno nell’Est – Il consumo di frutta e verdura varia in misura drastica all’interno dei Paesi membri dell’Ue: se a mangiare le canoniche cinque porzioni al giorno sono un buon 33,1% nel Regno Unito, le cose cambiano radicalmente in realtà come quella della Romania o della Bulgaria, che chiudono la classifica rispettivamente con il 3,5 e il 4,4%, ma anche in Paesi dell’area balcanica come Croazia (7%), Slovenia (7,5%) e Grecia (7,8%). Se, invece, andiamo a cercare le statistiche dei più restii a mangiare frutta e verdura ogni giorno, scopriamo che in vetta ci sono, ancora, la Romania (col 65,1% della sua popolazione) e la Bulgaria (58,6%), seguite da Lettonia e Slovacchia.

Italia, una porzione al giorno

L’Italia sotto questo profilo della qualità dell’alimentazione risulta in una posizione mediana: è sotto la media Ue per quanto riguarda i più “virtuosi”, solo l’11,9% degli abitanti sopra i 15 anni, infatti, mangiano cinque porzioni quotidiane di frutta e verdura, ma lo è anche per quanto riguarda la categoria che non ne mangia ogni giorno (il 23% contro il 34,4% di media Ue). Nel nostro Paese il più frequente è il caso di coloro che mangiano da una a quattro porzioni ogni giorno, sono il 65,2% della popolazione.

Il fattore istruzione – Dai numeri Eurostat emerge un’altra conferma interessante: a mangiare in modo più sano sono, in tutti i Paesi europei senza esclusione, le persone con un maggior livello d’istruzione. La differenza fra le abitudini alimentari concernenti il consumo di frutta e verdura fra diversi livelli di studio è particolarmente alta nel Regno Unito: qui, ove il livello medio è sempre molto alto, il 40,5% della popolazione più istruita consuma cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno, mentre ai livelli più bassi la percentuale si trova oltre 15 punti più in basso. In Italia, per fare un confronto, tale “spread” è molto più contenuto: appena 4,2 punti (il 15,3% della popolazione più istruita consuma la dose consigliata dall’Oms).

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