UN COMITATO MONDIALE DELL’UVA, L’AMERICA LATINA LANCIA LA PROPOSTA

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Un comitato mondiale dell’uva da tavola. Al momento è un’idea, ma in America latina ci credono. Messico. Cile e Perù hanno deciso di unire le forze per rafforzare il comparto aprendo le porte anche ad altri Paesi produttori.

La proposta è nata durante la prima edizione della “Global Grape Convention” (nella foto un momento dell’evento), organizzata dal Comitato “Frutas de Chile”, dall’associazione peruviana dei produttori di uva da tavola, da Provid e dal gruppo Yentzen. Nell’occasione, come riporta anche Uvadatavola.com, si è raggiunto l’accordo per la creazione di un comitato mondiale dell’uva da tavola.

L’idea del comitato mondiale a cui, al momento, hanno aderito Messico, Cile e Perù, pone le basi per il rafforzamento di un lavoro congiunto tra tutti gli altri Paesi produttori di uva da tavola. 

Sul tavolo si dovranno discutere alcuni temi strategici a partire dall’attività promozionale congiunta nel mercato statunitense, per poi procedere con le questioni logistiche legate a inventari e rapporti comuni. L’incontro che si terrà durante il Global produce & Floral show il prossimo ottobre negli Stati Uniti sarà il primo segnale di conferma dell’iniziativa.

“Dobbiamo lavorare su una promozione congiunta che abbia un grande impatto – ha dichiarato il coordinatore del Comitato dell’uva da tavola di ASOEX, Ignacio Caballero – Il nostro ruolo è capire che dobbiamo avere un’offerta adeguata di qualità e condizioni, ma dobbiamo fare qualcosa per aumentare la domanda, per non restringere gli affari”.

Negli interessi del neonato comitato mondiale dell’uva da tavola, secondo le parole di Sergio Lugo, direttore generale di Mexico Table Grapes, c’è quello di sapere come viene mobilitata l’offerta e sapere quanta uva è presente sul mercato. “Una grande risorsa per prendere decisioni migliori – ha affermato il presidente di Uvanova, Rafael Rodriguez – se ci uniamo potremmo analizzare questioni come gli ettari, le varietà e i volumi settimanali, tra le altre cose”. 

La proposta: un accordo con le compagnie di navigazione

“Rappresentiamo i produttori di uva da tavola dell’emisfero Sud che forniscono la frutta all’emisfero Nord, giochiamo sullo stesso campo e allo stesso tempo”, ha ribadito il presidente di Provid, Manuel Enrique Yzaga. “Questo è solo l’inizio, c’è ancora molto da scoprire e valorizzare, continueremo a collaborare per trovare, insieme, la sostenibilità di cui il nostro settore ha bisogno”. Yzaga ha lanciato anche una proposta: stipulare un accordo con le compagnie di navigazione per sapere effettivamente quanta uva è imbarcato e quale quella arrivata a destinazione. Una misura che permetterà di ricevere informazioni tempestive su dove e quanta frutta arriverà sul mercato per prendere poi decisioni di conseguenza.

Obiettivo: aumentare la domanda

Il comitato mondiale avrà tra i principali obiettivi quello di aumentare la domanda di uva da tavola e migliorare la trasparenza e il processo decisionale tra i produttori. Ma non solo, anche affrontare le sfide comuni del comparto e sfruttare le opportunità del mercato globale.

Per una collaborazione più fruttuosa servirà però puntare sulla promozione congiunta e sullo scambio di informazioni su produzione e logistica, al fine di migliorare la competitività nei confronti del mercato statunitense.  

In definitiva, Messico, Cile e Perù, con questa prima mossa, cercheranno di unire le forze dapprima in un’ottica continentale, per riuscire a competere con il mercato statunitense, e successivamente in funzione mondiale, accogliendo all’interno del gruppo i maggiori produttori di uva da tavola. Una mossa che, se perseguita a dovere, potrebbe portare a una visione d’insieme sul comparto dell’uva da tavola, minacciato dagli effetti del cambiamento climatico e dalle conseguenze di funghi e fitopatogeni. 

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