UE RIVEDE REGOLE PER IMPORT BIO, TRIANTAFYLLIDIS: “MONITORARE LA RIFORMA”

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L’Unione Europea ripensa le regole per le importazioni del bio. "Il nuovo regolamento, in pratica, sposta il baricentro delle regole per le importazioni di prodotti biologici da Paesi terzi verso l’equivalenza e investe di un ruolo molto delicato e importante gli OdC (Organismi di controllo, ndr), ma bisogna seguire da vicino l’evolversi di questa rivoluzione".

"Allo stesso tempo è necessario monitorare con attenzione le modalità con le quali si intende mettere in pratica questa riforma, nonché sul sistema dei controlli previsto”. Questo il commento di Alessandro Triantafyllidis (nella foto), presidente nazionale dell’AIAB, sul Regolamento di Esecuzione N. 508/2012 (recante alcune novità per quanto riguarda il regime di importazione di prodotti biologici dai Paesi terzi) pubblicato il 21 giugno nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio.

“È da sottolineare, infatti, che nel recente audit della Corte dei Conti Europea sull’affidabilità del sistema di controllo europeo per il biologico – conclude Triantafyllidis -, molte criticità siano state sollevate proprio rispetto al ruolo svolto dalla Commissione nell’attività di vigilanza dei Paesi in equivalenza. Paesi che, fino allo scorso anno, erano solo 9 e che adesso, a diverso titolo, sono diventati 132… Qualche dubbio sulla tenuta del sistema diventa forse lecito".

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