L’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ha cancellato l’udienza pubblica prevista per oggi che avrebbe dovuto decidere se revocare il brevetto sui broccoli richiesto dalla multinazionale Monsanto. Si tratta del brevetto EP1069819, concesso per una varietà vegetale di broccolo ottenuta con metodi di incrocio tradizionali, limitando così la possibilità per i selezionatori di sviluppare nuove varietà.
L’inattesa decisione dell’EPO fa seguito alla richiesta, da parte dell’azienda Syngenta, di annullare il ricorso presentato contro lo stesso brevetto. Il prodotto della Monsanto è già in vendita in Gran Bretagna attraverso i supermercati della catena Marks&Spencer, contrassegnato dall’etichetta ‘naturally better’, e ad un prezzo maggiorato. Le organizzazioni della società civile contestano da tempo la Direttiva 98/44 EC sulla protezione legale delle invenzioni biotecnologiche, adottata dal Parlamento Europeo nel 1998, che finora ha portato alla creazione di circa 900 brevetti sugli animali e a 1800 sulle piante.
Nel dicembre 2010, come si legge su fondazionedirittigenetici.org, lo stesso EPO aveva dichiarato come non brevettabili i processi di incrocio tradizionali, senza però poi revocare il brevetto EP1069819, riguardante i broccoli della Monsanto, e quello EP 1211926 per il pomodoro. Entrambe le varietà sono state sviluppate con la tecnica della Selezione assistita da marcatori (MAS), i broccoli per avere particolari qualità protettive contro il cancro, mentre il pomodoro per un ridotto contenuto di acqua.
Anzi, nel marzo scorso ha riconosciuto come invenzione il melone sviluppato dalla Monsanto, assegnandone il relativo diritto di proprietà. In entrambi i casi non si tratta di semi geneticamente modificati ma di miglioramento con tecniche avanzate di incrocio e selezione, derivanti dalla conoscenza della genetica vegetale, quindi di un abuso del diritto di proprietà, applicato alla materia vivente, che mette al rischio la sicurezza alimentare e accentua il monopolio industriale. Per questo si rende necessaria una riforma dell’attuale normativa in materia.
