TUTELA E RAZIONALIZZAZIONE DEI CENTRI AGROALIMENTARI, PER FRATELLI D’ITALIA È UNA PRIORITÀ

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Non c’è molta agricoltura né tanto meno ortofrutta nei programmi presentati dagli schieramenti politici in vista delle elezioni che si sono tenute domenica. Ne abbiamo scritto nei giorni scorsi.

Ma spulciando tra le righe, salta all’occhio un riferimento esplicito ai Centri agroalimentari, veri e propri poli strategici per la distribuzione dei freschissimi. E proprio nel documento dello schieramento che ha vinto a mani basse, Fratelli d’Italia: nel capitolo intitolato “Agroalimentare pilastro dell’Italia”, si parla infatti di “Salvaguardia, tutela e razionalizzazione dei mercati agroalimentari, fondamentali piattaforme logistiche e di distribuzione”.

Una premessa non da poco, tenendo conto che con ogni probabilità sarà proprio la leader di FDI, Giorgia Meloni, a ricevere l’incarico di formare e guidare il nuovo Governo. Dopo l’attribuzione di 150 milioni di euro nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, insomma, un altro riconoscimento del ruolo dei Centri agroalimentari e dei suoi attori, al centro di una evoluzione destinata a cambiarne e migliorarne la funzione nel cuore della filiera ortofrutticola.

Di razionalizzazione delle aree specializzate nel commercio ortofrutticolo all’ingrosso, che soltanto in Italia sono così numerose, si parla da tempo ma, al pari della riformulazioni degli orari delle contrattazioni (spostamento alla fascia diurna), non si è mai fatto nulla. Il vento del cambiamento, spinto dalla crisi, soffia però forte. E può portare grandi novità. Soprattutto se la politica deciderà di fare la sua parte fino in fondo. (m.a.)

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