TURCHIA, CRESCE IL VALORE DELL’EXPORT DI POMODORI: PAESI BALCANICI STRATEGICI

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Nel 2022 la Turchia ha esportato pomodori in 54 nazioni e i mercati di destinazione sono cambiati. L’aumento dell’export verso i Paesi balcanici ha compensato la contrazione verificatasi su altri mercati.
Secondo una fonte bulgara che cita l’agenzia turca Andadolu, nel 2022 il valore delle esportazioni turche di pomodori ha superato quota 377,4 milioni di dollari, registrando un +3,97% rispetto ai 362,9 raggiunti nel 2021. L’anno scorso la Turchia ha fornito 526.703 tonnellate di pomodori a 54 nazioni.
Principale importatore di pomodori turchi la Romania (65,2 milioni di dollari), seguita da Ucraina (45,3 milioni di dollari), Bulgaria (38,1 milioni di dollari) e poi da Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Svizzera, Spagna, Kazakistan, Lettonia, Russia, Polonia e Malesia.
A detta dei professionisti turchi, la domanda dei Paesi balcanici ha compensato la contrazione osservata sul mercato russo, che ha registrato solo 33 milioni di dollari, a fronte di un fatturato precedente di 200. In Russia, i pomodori turchi sembrano perdere quote di mercato a favore di quelli azeri e uzbeki.
Ma i pomodori della Turchia sono ancora molto richiesti, soprattutto dal mercato europeo. Per i prossimi anni, secondo un’associazione di produttori turchi, l’obiettivo è far salire le esportazioni di pomodoro a 500 milioni di dollari all’anno.

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