TROPPO FREDDO, TROPPO CALDO. PESCHE E NETTARINE COMUNQUE SOFFRONO. È LA LEGGE DI MURPHY

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Prima troppo freddo, poi troppo caldo. Non c’è pace per pesche e nettarine la frutta regina dell’estate di nuovo alle prese con una congiuntura (??) difficile. Ma più che congiuntura bisognerebbe parlare di crisi strutturale del settore perché se ogni anno i problemi si ripetono, per un motivo o per l’altro, significa che è il sistema che piange nel suo complesso e che nulla si fa per rimetterlo in carreggiata.

Oggi nel nostro notiziario troverete il punto della situazione attraverso le valutazioni e le opinioni di alcuni grandi operatori (leggi news 1 e 2). E’ la legge di Murphy applicata al comparto pesche/nettarine: “se qualcosa può andare male, allora sicuramente ci andrà”. Però, attenzione, si può fare dell’ironia ma il problema è serio, molto serio. Qui – mentre ci crogioliamo come patria della Dieta mediterranea – va a picco il frutteto Italia: solo in Emilia Romagna sono rimasti 57.000 ettari, solo qualche anno fa erano 70.000 (-20%). E’ chiaro che la frutta estiva è un prodotto più difficile da gestire di quella invernale però ripeterlo non giova a nessuno e non risolve niente.

Programmazione, organizzazione, innovazione sono gli imperativi categorici per il settore in Italia associati al rafforzamento dell’Organismo interprofessionale. Poi servono catasti aggiornati per quanto riguarda impianti e varietà per programmare quantità e qualità e servire ciò che serve al mercato. Poi c’è l’embargo russo e c’è l’Europa “fredda su questi temi”, come ci ha spiegato qualche giorno fa Davide Vernocchi. L’anno scorso l’Europa intervenne quando la frutta estiva era finita. Una presa in giro. Adesso tutti chiedono, come ha fatto Italia Ortofrutta, al ministero “di attivarsi immediatamente in sede europea al fine di ottenere la proroga delle misure di sostegno eccezionali Ue per l’embargo ampliandone il raggio d’azione”. Ancora misure eccezionali, congiunturali, per tamponare la falla, senza incidere sulle cause a monte. Però il ministero deve muoversi subito perché la situazione lo richiede. Quanto a fare sistema, mele e pere sono esempi da seguire. Certo per la frutta estiva tutto cambia, tutto è diverso. Però basta con gli alibi. Ci possiamo permettere un’altra estate nera per pesche e nettarine?

Lorenzo Frassoldati

direttore del Corriere Ortofrutticolo

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