Crescita a due cifre per le esportazioni di mele dall’Alto Adige e dal Trentino nel secondo trimestre 2015. A certificarlo il Monitor dei distretti del Triveneto aggiornato al giugno scorso, pubblicato a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Le mele dell’Alto Adige rappresentano il primo cluster per export regionale con un valore di 170,2milioni di euro (+25,1%) da aprile a giugno e con un incremento di vendite oltreconfine dell’8,5% nel semestre. Grazie all’aumento del valore esportato (+34 milioni la differenza tra il secondo trimestre 2014 e lo stesso periodo 2015), il cluster si colloca anche al 14esimo posto a livello nazionale. Il risultano è stato raggiunto recuperando quote di mercato in Germania e Spagna, cui si aggiunge la crescita nel Regno Unito, in Repubblica Ceca, Egitto, Norvegia e Svezia. In forte incremento anche il commercio estero delle mele del Trentino, terzo distretto del Trentino Alto Adige, per un controvalore di 26,8milioni nel secondo trimestre (+57,9%) ed un incremento del 37,2% da gennaio a giugno. In questo caso i mercati su cui si sono avute le migliori performance sono stati: Algeria, Egitto e Spagna. Il Nord Africa si conferma uno sbocco interessante per le mele prodotte in tutta la regione.
Mentre proseguono le difficoltà in Russia, dove gli effetti prolungati dell’embargo hanno azzerato le vendite di “pomi” provenienti dall’Alto Adige. Ultima novità di rilievo, emersa dal monitoraggio compiuto dagli esperti e ricercatori del Gruppo bancario su scala nazionale, la crescita dell’ortofrutta barese, che in valore assoluto ha esportato da aprile a giugno merce per 137milioni (+112,6%), con un incremento di 72milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, guadagnando il 5° posto tra i distretti italiani per aumento del volume del commercio orientato ai mercati stranieri. (Va.Za.)
