THE ROME TABLE, I BUYER ESTERI: “EVENTO CONCRETO. QUI SI STRINGONO ACCORDI”

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Tornano stanchi ma molto soddisfatti i buyer esteri che hanno preso parte a The Rome Table, il B2B, organizzato da Omnibus Comunicazione, che si è tenuto al Parco dei Principi di Roma martedì 6 e mercoledì 7 novembre.

“Sono stati due giorni molto interessanti anche se a tratti faticosi: i ritmi intensi dei meeting ci hanno permesso di raggiungere un numero di contatti impensabile durante una qualsiasi fiera di settore”, ha commentato al Corriere Ortofrutticolo Miroslaw Dybwski (nella foto qui sotto il primo a sinistra) della polacca Bury. “Il livello qualitativo degli operatori incontrati è stato molto buono. Con almeno la metà di loro sono sicuro avremo modo di intraprendere proficui rapporti di collaborazione in futuro”.

“GIORNATA PIENA DI INCONTRI”

Appagato del viaggio di lavoro anche Magnus Hellberg della svedese Ewerman: “La giornata è stata pienissima di incontri; alcuni più interessanti di altri, ma nel complesso sono contento dei contatti raggiunti”.

È già presente in Italia con un ufficio commerciale per acquisti diretti alla produzione, Primavega, società della provincia di Plonsk in Polonia. “Al momento il business è concentrato sull’export di insalatine da taglio in prima gamma evoluta dalla Piana del Sele – ha dichiarato Anna Kotecka (nella foto qui sotto al centro) – ma l’interesse è ampio e concreto. Nella due giorni di Roma è stato chiuso un accordo di vendita per un primo camion di broccoli pugliesi”.

 

 

VOGLIAMO TORNARE ANCHE IL PROSSIMO ANNO

Il meeting è stato molto ben pensato ed organizzato anche secondo il brasiliano Daniel Shimizu di Estacao Sabor: “Gli obiettivi che ci eravamo fissati sono stati tutti raggiunti. Saremmo molto contenti di poter tornare il prossimo anno per incontrare gli operatori con cui già collaboriamo e conoscerne di nuovi. In questo momento in Brasile la domanda si concentra su mele, kiwi e pere ma il nostro interesse si amplia anche ad altri prodotti quali uva, agrumi, ciliegie, pesche e susine. In termini logistici, tuttavia, l’Italia è un po’ svantaggiata rispetto alla Spagna. Nel trasporto aereo i costi sono maggiori, ma per quei frutti caratterizzati da una buona shelf life si può pensare ad un trasferimento via mare come soluzione ottimale. La qualità del prodotto italiano – continua Shimizu – è riconosciuta e apprezzata: per prodotti come l’uva, per esempio, sebbene la finestra produttiva e commerciale si sovrapponga con quella locale, le varietà premium del Belpaese sono molto richieste dai nostri clienti”. Ma non è tutto. Il manager di Estacao sembra apprezzare molto anche la flessibilità che deriva dal contatto diretto con il produttore italiano che gli offre la possibilità di personalizzare gli ordini con carichi misti.

“ASPETTATIVE PIENAMENTE SODDISFATTE”

Jayasing Rathod di Yupaa Fresh, azienda indiana di import/export, si è mostrato particolarmente interessato a mele e kiwi sulle scia della domanda interna del mercato in cui opera. “Gli incontri di questi giorni hanno pienamente soddisfatto le aspettative e portato ad alcune prospettive interessanti”, ha dichiarato il manager.

Un gruppo con alcuni buyer presenti al B2B e, ultima a destra, Sofia Ferrari di Omnibus Comunicazione

 

“NUOVE OPPORTUNITÀ COMMERCIALI”

La partecipazione all’evento per Angelica Gonzalez e Gosia Gawron di Compagnie Fruitiere era guidata dalla volontà di ottenere nuove opportunità nel commercio di kiwi, uva, agrumi ma anche, più in generale, di ortaggi. “Il nostro interesse verso la produzione locale è molto forte, tuttavia viziato dalle difficoltà legate al sistema logistico: i costi, specialmente dal Sud Italia, sono davvero molto alti. Inoltre, nonostante le nostre intenzioni di acquisto, molte volte è stato per noi impossibile organizzare i trasporti dal Meridione nel periodo estivo (da luglio a fine settembre) dovendo così rinunciare all’affare”.

La concretezza delle intenzioni delle buyer spagnole è quanto mai evidente: “Questi due giorni sono stati per noi molto utili – commentano – poiché abbiamo finalmente avuto la possibilità di interfacciarci direttamente con i produttori senza intermediari e i risultati sono stati ottimi tanto che si è già avuto un riscontro pratico in termini di ordini effettuati”.

Chiara Brandi

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