Sono ingenti i danni alle strutture e ai capannoni delle cooperative agricole dell’area emiliana provocati dal sisma di questa notte. "Pur se è ancora prematuro riuscire a fornire dati certi – spiega Maurizio Gardini, Presidente di Fedagri-Confcooperative e della Confcooperative Emilia-Romagna – al momento sono state riscontrate alcune lesioni ad edifici e abitazioni".
"Inoltre ci sono stati crolli di parte dei tetti dei capannoni oltre che danni alle strutture produttive e ai fabbricati rurali di servizio alle attività agricole". Sono in corso in queste ore altre valutazioni tecniche sugli impianti. "È difficile fare al momento stime più attendibili – prosegue Gardini – anche perché Vigili del Fuoco e Protezione Civile tengono lontane le persone dagli immobili per precauzione, in considerazione del perdurare dello sciame sismico e delle scosse di assestamento che continuano a far tremare la terra". La zona colpita dal sisma è un’area fortemente innervata da una rete economica costituita da tante piccole e medie imprese con forte vocazione agricola". Decine le cooperative agricole attive nella zona, operanti nel comparto vitivinicolo, lattiero-caseario, zootecnico ed ortofrutticolo.