TERREMERSE IN ARANDIS, BASTONI: “CRESCEREMO ANCORA, LAVORARE INSIEME CONVIENE. ECCO LA STRATEGIA”

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L’ingresso di Op Terremerse in Arandis (società commerciale del gruppo Agribologna specializzata nei canali GDO e Normal trade) è solo il primo passo di un progetto più ampio che potrebbe portare la presenza della sezione ortofrutta di Terremerse fino ad una importante quota di minoranza. Ci sarebbe già un accordo in questo senso con Arandis che, società giovane, punta nel primo anno di vita ad un fatturato di oltre 100 milioni di euro.

Con Ilenio Bastoni (nella foto), manager di lungo corso, oggi direttore settore Ortofrutta e OP Terremerse (già direttore generale di Apofruit e per 3 anni senior manager della filiale italiana della multinazionale belga Greenyard) facciamo il punto sull’operazione chiusa solo il 4 novembre scorso fra le due società, entrambe socie dell’AOP Viva. Bastoni siederà come consigliere nel cda di Arandis.

“OP Terremerse – dice Bastoni – mantiene il suo rapporto con la base agricola per quanto riguarda la trasformazione industriale, quindi pomodoro, patate, fagiolini, piselli, nocciole da destinare alla trasformazione. Nel settore fresco abbiamo tanti soci produttori (sia privati o piccole coop) che sono anche confezionatori del prodotto. Il confronto con Agribologna ha fatto subito emergere i tanti elementi di complementarietà (ampliamento dell’offerta e completamento del calendario produttivo), sia di creazione di valore per i produttori soci (attraverso economie di scala e fidelizzazione del mercato)”.

Nel concreto?

“La messa a disposizione dei nostri soci delle opportunità commerciali che la rete di clienti di Arandis garantisce. Su altro fronte Terremerse metterà a disposizione di tutti i produttori sia le competenze della propria Ricerca e Sviluppo, sia la rete tecnica e distributiva dei mezzi tecnici. La condivisione è stata quasi inevitabile”.

 Altri elementi da mettere in comune?

“Siamo due OP che lavorano su territori complementari. Ad esempio negli ortaggi: loro sono concentrati sulla Romagna, noi sul Lazio. Adesso i due calendari produttivi si completano: noi da novembre ad aprile, loro da maggio in poi”.

Quindi?

“Cresceremo insieme dentro Arandis ampliando l’offerta di prodotti di qualità. E facendo dei produttori i veri protagonisti di una catena del valore che deve crescere. Non a caso fra gli obiettivi condivisi c’è l’aumento del 10% dei volumi movimentati da Arandis nel primo anno di attività”.

Agribologna-Terremerse, aggregazione modello “win-win”… tutti ci guadagnano?

“E’ stato un matrimonio di interessi, erano tante le cose che ci univano. Abbiamo scoperto che era più conveniente fare le cose assieme che in autonomia. Lavorare insieme per crescere insieme e trasferire più valore ai soci”.

Lapalissiano, verrebbe da dire?

“Sarà anche lapalissiano ma questi modelli virtuosi di integrazione non sono frequenti nel mondo dell’ortofrutta. Anzi direi che sono abbastanza limitati”. 

Lorenzo Frassoldati 

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