TAVOLO, LE MISURE A MEDIO TERMINE: NUOVI MERCATI, CAMPAGNA COMUNICAZIONE E RIFORMA OP

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Un Tavolo ortofrutta snello (solo 10 partecipanti, altre volte erano 30) che ha affrontato aspetti emergenziali e di strategia di medio-lungo periodo. Anzi lo stesso ministro Lollobrigida aprendo il Tavolo (col neocapo di gabinetto Raffaele Borriello e la direttrice di Ismea Maria Chiara Zaganelli) ha chiarito che il lavoro del Tavolo deve andare oltre le emergenze ma programmare azioni di medio-lungo termine, individuando le priorità ed i campi di azione.

Tra le priorità: rilancio dei consumi e apertura di nuovi mercati di esportazione, consolidando e tutelando i mercati dove siamo presenti.

Dalla relazione della direttrice di Ismea sono emersi i principali fattori di criticità: cambiamenti climatici; mancati investimenti in nuove varietà più resistenti e più appetibili; calo strutturale dei consumi; aumento dei costi di produzione; perdita di competitività sui mercati esteri (l’Italia è passata dall’essere il terzo esportatore mondiale nel 2003 al 16esimo posto odierno).

Il ministro Francesco Lollobrigida assieme al vice presidente di Fruitimprese Giacomo Suglia

Il Ministro ha anche annunciato l’avvio di un monitoraggio sulla distribuzione del valore lungo la filiera ortofrutticola che verrà gestito da ISMEA ed ha chiesto il parere del Tavolo sulla possibilità di avviare un tavolo per la programmazione delle forniture delle mense scolastiche, anche al fine di incentivare il consumo di ortofrutta tra i più giovani. Insomma il programma Frutta nelle scuole potrebbe andare in archivio per essere sostituito da qualcosa di più efficiente e utile.

Sempre il ministro in chiusura ha nuovamente annunciato (se ne era parlato anche all’altro Tavolo sette mesi fa) l’intenzione di avviare una campagna di comunicazione per incentivare il consumo dell’ortofrutta in collaborazione con la GDO. Ha inoltre informato che è allo studio la possibilità di destinare delle risorse del PNRR agli alloggi per i lavoratori agricoli.

Altri punti emersi nell’incontro: necessità di una regia nazionale per l’export che razionalizzi anche la logistica; istituzione di un coordinamento dei centri di ricerca che dialoghi con la produzione, soprattutto per lo sviluppo delle TEA/NGT; riforma e snellimento della burocrazia per il lavoro stagionale; riforma del sistema di finanziamento delle organizzazioni dei produttori, premiando quelle che realmente commercializzano il prodotto; riforma del sistema delle assicurazioni agricole.

Indubbiamente si tratta di un pacchetto di misure che per essere messe “a terra” richiederanno tempo, per cui bisognerà stabilire priorità da affidare ad alcuni tavoli tematici da convocarsi su base interministeriale. (red)

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