SYNGENTA VUOLE VENDERE IL SEGMENTO SEMENTI ORTICOLE

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Ha tenuto banco per mesi sulle pagine finanziarie di mezzo mondo la saga Syngenta-Monsanto. Tra offerte di acquisto rifiutate e rinunce, la vicenda si è conclusa in questi giorni con l’annuncio dello scorporo della divisione di sementi orticole da parte della società elvetica. Ma andiamo con ordine.

Lo scorso maggio il colosso americano Monsanto aveva lanciato una proposta di acquisto alla concorrente con sede a Basilea, Syngenta, ad un prezzo per azione pari a 449 franchi svizzeri (circa 432 euro). Ritenendo tale proposta insoddisfacente – perché, come dichiarava allora il presidente Michel Demaré, incapace di “riflette le notevoli prospettive di crescita della sua strategia integrata” – Syngenta aveva rifiutato la proposta. Monsanto però non aveva mollato e, al contrario, aveva rilanciato proponendo 470 franchi per azione. Incassato però il secondo rifiuto dalla Svizzera, la società americana aveva tirato i remi in barca e rinunciato definitivamente all’operazione da 47 miliardi di dollari.

Ed eccoci così alla cronaca più recente: la decisione da parte di Syngenta di vendere il proprio business globale di sementi orticole e al contempo di tranquillizzare gli azionisti tramite un piano di riacquisto di azioni proprie del valore di 2 miliardi di dollari. In realtà la notizia è di qualche giorno fa, ma solo oggi è balzata agli onori della cronaca grazie ad un’intervista rilasciata dal direttore finanziario di Syngenta, John Ramsay, e pubblicata dal Wall Street Journal. In un comunicato stampa la società elvetica ha dichiarato di aspettarsi di riscuotere "un profondo interesse da parti terze" nella divisione globale di sementi per ortaggi. Nel 2014 tale divisione ha fatturato 663 milioni di dollari mentre complessivamente il business delle sementi ha registrato 3,16 miliardi.

"Mostrando a tutti il valore intrinseco del nostro portafoglio di prodotti, e scorporandolo, possiamo creare un significativo valore aggiunto per gli tutti gli stakeholder”, ha dichiarato Michael T. Mack, amministratore delegato di Syngenta. Oltre al business delle sementi, Syngenta produce insetticidi, fungicidi ed erbicidi. Lo scorso anno la società – con oltre 28.000 dipendenti in più di 90 paesi – ha riportato un fatturato complessivo di 15,1 miliardi di dollari.

Chiara Brandi

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