STUDIO: L’ORTOFRUTTA È ANCORA “VIVA” QUANDO ARRIVA SUGLI SCAFFALI

Condividi

La frutta e la verdura che compriamo al mercato sono ancora vive anche quando si trovano sui banchi del mercato o nelle nostre case. Vale a dire che continuano a rispondere alla luce, all’umidità e agli stimoli ambientali come quando erano sulla pianta. Lo studio è stato realizzato da ricercatori dell’Università Rice, in Texas, e pubblicato sulla rivista Current Biology.

La scoperta impone un ripensamento sulle procedure finora adottate per immagazzinare ortaggi e frutta, in modo da ottenerne il massimo valore nutritivo. A differenza degli animali le piante sono costituite da molte parti distinte, una sorta di ‘moduli’ come sono foglie, frutti e radici, che possono continuare ad aver un metabolismo e sopravvivere in maniera indipendente almeno per un certo tempo.

Lo studio realizzato dai ricercatori statunitensi dimostra come frutta e verdure continuino a percepire la luce e, di conseguenza, i loro orologi biologici continuano a ‘ticchettare’. Quindi anche dopo la raccolta, le cellule di queste parti delle piante rimangono attive e vive, quindi capaci di modificare i livelli di sostanze chimiche al loro interno in base al momento della giornata, della quantità di luce o della temperatura.

La scoperta dell’esistenza di queste variazioni potrebbe suggerire gli orari migliori per cibarsi di specifici frutti, adeguandoci ai loro ritmi interni in modo da sfruttarne al massimo il potere nutritivo e la riserva di vitamine. Allo stesso tempo la scoperta potrebbe suggerire miglioramenti per una conservazione ottimale durante le fasi di trasporto ed esposizione delle merci. (fonte: Ansa)

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE