Con uno stand accattivante e dall’ampia area hospitality, il gruppo Spreafico, leader nella produzione, lavorazione e distribuzione ortofrutticola, ha accolto alla fiera Fruit Attraction di Madrid i suoi partner di filiera nazionali ed internazionali, cogliendo l’occasione per dialogare con loro e fare il punto sull’orientamento di mercato.
“Quest’anno abbiamo riscontrato una crescita di partecipazione a questa manifestazione dal sapore sempre più internazionale – ha osservato al Corriere Ortofrutticolo il direttore marketing Stefano Aiello, che assieme ai titolari Raffaele e Simone Spreafico, al direttore commerciale Italia Francesco Veraldi e al direttore esecutivo Claudio Perini ha accolto ospiti e visitatori alla fiera madrilena.
Dai riscontri avuti, emerge un sempre crescente interesse da parte della Distribuzione e del consumatore finale in merito non solo al prodotto in sé, ma a quello che il prodotto può raccontare di sé: un’informazione sempre più ampia, a 360 gradi, che spazi dalla provenienza, ai valori nutrizionali, alla sostenibilità. L’ortofrutta purtroppo da sempre comunica poco. La sfida per le aziende è fare un salto di qualità proprio in questo senso.
– Spreafico sta dunque pensando a iniziative nel campo della comunicazione?
“Sì, Stiamo lavorando in questa direzione; con l’anno nuovo ci saranno importanti novità sul piano della comunicazione”.
Quali prodotti vi stanno dando maggiori soddisfazioni?
“Viviamo una fase di mercato non felicissima, in cui l’aumento dei prezzi unito a deficit produttivi hanno determinato una flessione dei consumi in generale nel settore, ma ci sono comunque diverse opportunità che vanno colte, quale ad esempio la grande crescita dei consumi di avocado. Un vero e proprio “superfrutto” dalle tante proprietà nutrizionali, di cui i consumatori stanno scoprendo i molteplici utilizzi in cucina”
E il kiwi, che è stato tra i primi prodotti su cui avete puntato, come sta andando?
“Anche il kiwi fa parte di quei prodotti che hanno un vissuto positivo dal punto di vista nutrizionale. Noi siamo produttori in Italia e in un contesto di minore produzione a livello europeo, stiamo comunque crescendo e rimane un prodotto strategico per l’azienda”.
Per le pere altro discorso?
“Le pere non stanno attraversando un buon periodo, anche per mancanza di disponibilità di prodotto a causa degli eventi climatici che tutti conosciamo. E’ una categoria in sofferenza che merita di essere rivitalizzata. Dal punto di vista della disponibilità questo anno, e sembra anche il prossimo, ci saranno problemi perché la variabile climatica è stata molto penalizzante. La domanda di mercato però c’è: la pera è ancora un frutto rilevante nella nostra alimentazione; sarebbe importante, tra le altre iniziative, riuscire ad attrarre target più giovani, per incrementarne i consumi.
– La frutta esotica sta andando bene?
Nel complesso, il comparto sta performando bene, sicuramente trainato dall’avocado.
– Annata soddisfacente per Spreafico dal punto di vista commerciale?
“Ad oggi, considerando il momento e lo scenario di calo di consumi, ci riteniamo soddisfatti del nostro andamento complessivo.”
– Sull’aumento dei prezzi che si può fare?
“Sull’andamento prezzi pesano principalmente fattori esogeni fuori del nostro controllo, come i già citati eventi climatici uniti all’aumento dei costi di energia e di trasporto. Dal lato delle aziende ortofrutticole, la sfida è sicuramente garantire il miglior prezzo possibile, compatibilmente con il contesto, ma soprattutto argomentare e far percepire al consumatore il reale valore del prodotto. Questa sarà la nostra missione nei prossimi anni”.
Cristina Latessa
Madrid
Nella foto di apertura, da sinistra: Stefano Aiello, Raffaele Spreafico, Claudio Perini e Francesco Veraldi