SPAGNA, UNICA GROUP PRIMO ESPORTATORE DEL PAESE. ALMERIA DOMINA LA CLASSIFICA

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Per il terzo anno consecutivo la cooperativa spagnola Unica Group si è confermata primo esportatore di ortofrutta del Paese. Il Gruppo, che ha chiuso il 2015 con un incremento del 15% delle vendite oltre confine per un fatturato estero superiore a 172 milioni di euro, conta circa 3.200 impiegati e 9.000 lavoratori in campo, oltre a 3.300 soci produttori in grado di gestire 2.300 ettari di serre e 1.500 ettari di terre.

Una realtà consolidata, esempio concreto e ben riuscito di concentrazione cooperativa, destinato ad un’ulteriore crescita: dalla prossima campagna estiva Unica Group avvierà una partnership con Grupo AN per la commercializzazione di frutta e verdura destinata al mercato del fresco attraverso la creazione di Unica Fresh. La nuova cooperativa diventerà la prima realtà della Spagna con un fatturato stimato superiore ai 1.000 milioni di euro, di cui l’ortofrutta contribuirà per oltre i 300 milioni di euro già alla fine della prima stagione.

Unica Group – si diceva – è al primo posto nel ranking degli esportatori di ortofrutta più importanti della Spagna. Una classifica stilata dalla rivista Alimarket Gran Consumo e che vede entro le prime dieci posizioni ben sei aziende agricole almeriensi (Unica Group, La Unión, Vicasol, Agroiris, Murgiverde e Agroponiente).

Pensando ad Almeria non si può tuttavia non pensare alla produzione di pomodori, di cui il Comune è il principale produttore in Europa con circa due milioni di tonnellate annue, davanti a Italia, Paesi Bassi, Francia e Grecia, e il quarto esportatore al mondo dopo Messico, Olanda e Marocco, prima della Turchia. E pensando alla produzione almeriense di pomodori non si può non pensare a CASI. La cooperativa, da più di 70 anni sul mercato e da sempre focalizzata sulla produzione e commercializzazione di pomodori, ha recentemente annunciato di voler espandere il proprio business ampliando la gamma di prodotti offerti a peperoni e melanzane nella Comarca di Poniente Almeriense.

Aggregazione e innovazione si confermano i segreti del successo della regione grazie ai quali non smentirà il proprio primato anche negli anni a venire.

Chiara Brandi

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