SPAGNA, NEL 2011 EXPORT DAI DUE VOLTI: BENE FINO A MAGGIO, POI IL CROLLO (-7%) A CAUSA DELL’E. COLI

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Esportazioni spagnole dai due volti nel 2011. Secondo le rilevazioni effettuate da Fepex, l’associazione degli esportatori della Spagna, lo scorso anno l’export ha conosciuto un buon andamento fino a maggio con aumenti del 6% rispetto allo stesso periodo del 2010. Da giugno invece il trend ha iniziato a scendere segnando un -7%, causato in particolare dal caso e-coli.

 

Fino a maggio 2011 l’export di frutta e verdura si è attestato a 4.367 milioni di euro, ma, da giugno a dicembre, il trend ha subito un’inversione segnando un dato a valore non esaltante: 4.189 milioni di euro.
Nell’intero periodo gennaio-dicembre, le esportazioni di frutta e verdura sono diminuite dell’1%, attestandosi a 8.557 milioni di euro, grazie all’iniziale crescita che ha in parte compensato il crollo dei mesi successivi.  In termini di volume, nel 2011 sono state esportate 10,4 milioni di tonnellate di ortofrutta, il 10% in più rispetto al 2010. In particolare l’export di ortaggi nel 2011 si attesta a 3.518 milioni di euro (-3%) pari, a volume, a 4,2 milioni di tonnellate (+14%) mentre per la frutta è stato pari a 5.038 milioni di euro (+1%), ovvero 6,2 milioni di tonnellate (+7%).
La Comunità Valenciana, l’Andalusia e Murcia sono le comunità più importanti in termini di export ortofrutticolo. La Regione Valenciana ha messo a segno un aumento dell’8% in termini di volume, portandosi a 3,7 milioni di tonnellate, che in termini di valore si traduce a 2.897 milioni di euro, in calo del 2% rispetto al 2010. Le esportazioni dell’Andalusia, invece, hanno registrato una crescita del 15%, 2,9 milioni di tonnellate, per un valore pari a 2.891 milioni di euro (+1%). Infine, l’export di Murcia è aumentato dell’8% (1,9 milioni di tonnellate) pari a 1.529 milioni di euro (-5%).
L’Ue rappresenta il 93% delle esportazioni della Spagna e, in particolare, Germania, Francia e Regno Unito sono i principali Paesi destinatari. Nel 2011 le esportazioni verso la Germania hanno subito una contrazione del 3%, attestandosi a 1.971 milioni di euro, le spedizioni in Francia hanno segnato un -7%, 1.618 milioni di euro, mentre quelle verso il Regno Unito sono aumentate del 2%, pari a 1.145 milioni di euro.

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