Il fatturato del settore ortofrutticolo spagnolo è cresciuto del 3,5% fino ad aprile, secondo i dati presentati dalla società di consulenza NielsenIQ. Una crescita trainata dall’aumento del valore della frutta (6,4%), mentre il fatturato della verdura rimane praticamente invariato (0,3%).
Tuttavia, nonostante l’aumento del fatturato, i dati NielsenIQ indicano che il volume delle vendite del settore è in calo dalla fine del 2021 e che, fino ad oggi, è diminuito del 4,6% su base annua.
Analizzando il comparto per prodotto, e guardando alla categoria della frutta, le arance, le banane e le mele sono i frutti con la maggiore presenza, rispettivamente con il 19,5%, il 14,7% e il 9,5% del volume di vendite del settore. Nel caso degli ortaggi, i tre prodotti più presenti nel carrello sono le patate (24,8% del volume di vendita), i pomodori (16,5%) e le cipolle (9,7%).
Il canale della GDO rappresenta il 70% delle vendite di ortofrutta e ha aumentato la sua quota di mercato del 2,1%. I negozi specializzati, invece, hanno mantenuto il 29% delle vendite.
L’Aecoc mette in relazione il boom di frutta e verdura con il crescente consumo di proteine vegetali, che vede una maggiore consapevolezza da parte della popolazione di temi quali la sostenibilità e la salute. Tuttavia, lo studio mostra come prodotti come le banane delle Canarie, le banane e le carote stiano diventando uno degli alimenti più popolari nel carrello virtuale. Frutta e verdura stanno diventando sempre più importanti in Spagna: la percentuale di spagnoli che si dichiarano vegani e vegetariani è passata dall’8% del 2017 al 13% del 2021.
Allo stesso modo, gli esperti spiegano che non solo è cresciuto il numero dei consumatori di frutta e verdura, ma anche il loro interesse per l’innovazione. Il 36% degli acquirenti dichiara di essere alla ricerca di nuovi prodotti che li sorprendano e il 27% ha aumentato i propri investimenti in una gamma più gourmet.
(Fonte: Ice)
