Cresce l’export spagnolo di frutta e verdura nei primi mesi dell’anno segnando un incremento a due cifre sia verso i mercati comunitari sia verso i paesi extra Ue. Sono questi i primi dati elaborati da Fepex sulla base delle informazioni fornite dal Dipartimento delle Dogane iberico in riferimento ai primi sette mesi dell’anno.
A luglio 2015, infatti, le spedizioni di ortofrutta entro i confini europei avevano raggiunto 7,5 milioni di tonnellate, con una crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre quelle destinate a paesi terzi erano pari a 298.263 tonnellate, in aumento del 24%. Nonostante l’incremento relativamente superiore registrato per le esportazioni rivolte a paesi extra europei, la quota dei volumi assorbiti da clienti Ue è passata dal 92 al 94% mentre quella relativa alle vendite extra Ue ha registrato una crescita inferiore, dal 3,4 al 3,7%. Un risultato che mette ancora una volta in evidenza la forte dipendenza della Spagna dai mercati interni all’Unione europea. In termini di valore, le esportazioni verso l’UE sono aumentate del 16%, per un totale di 7,080 miliardi di euro (pari al 93% del fatturato totale), mentre quelle verso i paesi terzi hanno messo a segno un +37%, raggiungendo i 265,9 milioni di euro (ovvero il 3,5% del totale esportato dalla Spagna).
Analizzando in particolare l’andamento delle esportazioni verso paesi europei non comunitari, si evidenzia una contrazione dei volumi pari al 17%, per un totale di 507.822 tonnellate, e del 13% a valore, pari a 500 milioni di euro. Le cause di tale flessione sono da ricondursi principalmente alle conseguenze sul mercato dell’imposizione dell’embargo russo ma non solo; a influenzare negativamente tale risultato anche la mancata crescita in paesi come Norvegia, Ucraina e Bielorussia. (c.b.)