SPAGNA, CAMPAGNA DINAMICA PER I LAMPONI, FRAGOLE IN NETTA RIPRESA SUL 2014

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In Spagna chiuse le campagne di fragole e lamponi a Huelva – mentre continua la raccolta in campo di more e mirtilli – i produttori andalusi di Freshuelva tracciano un resoconto finale dell’andamento complessivo delle due tra le più importanti produzioni della zona.

Bilancio complessivamente positivo: in aumento i quantitativi nonostante il calo delle superfici dedicate, buona la qualità e mediamente in crescita i prezzi. Analizzando la campagna dei lamponi emerge un quadro decisamente incoraggiante per i produttori locali. A fronte di una contrazione delle aree coltivate del 5% rispetto al 2014 (per un totale di 1.560 ettari), si è registrato un aumento della produzione del 20%, con volumi passati dalle 11.480 tonnellate dello scorso anno alle 14.480 nella stagione appena conclusa. Un deciso incremento che ha immancabilmente giovato al fatturato, cresciuto da 76,1 milioni a 90,3 milioni di euro. In termini commerciali particolarmente dinamici i rapporti con paesi terzi: grazie ad una crescita del 35% delle esportazioni, nel primo trimestre dell’anno il 95% della produzione di lamponi è stata assorbita da mercati extra-domestici. Tuttavia le elevate temperature registrate a livello europeo nei mesi di maggio e di giugno hanno favorito la produzione locale nei principali paesi-clienti di Huelva (Regno Unito e Germania) oltre all’entrata in produzione in anticipo rispetto ai calendari tradizionali di molti altri paesi produttori. Una contingenza che si è tradotta nell’unica nota stonata della campagna: l’aumento della concorrenza ha provocato un accumulo di prodotto sui mercati a cui è seguito un importante calo dei prezzi sul finale della stagione.

Anche per le fragole il 2015 si è rivelato l’anno della ripresa dopo alcune stagioni particolarmente critiche. Sebbene le aree dedicate si siano ridotte del 9%, i volumi prodotti sono stati superiori del 3%, per un totale di 288.660 tonnellate. In particolare, il 78,5% dei volumi (226.660 tons) sono stati destinati al consumo fresco mentre il 21,5% (62.000 tonnellate) alla trasformazione industriale. ­­­­A fronte di tale aumento delle quantità si è registrata una crescita più che proporzionale del fatturato (+20,7%), che ha raggiunto i 355 milioni ­­­di euro, a seguito di una crescita del 22% del prezzo medio corrisposto all’origine. Considerando dunque che lo scorso anno si era registrata una contrazione del 20% dei prezzi e del 10,7% del fatturato totale, i risultati attuali riportano il comparto onubense ai livelli della campagna 2013/14. In termini qualitativi, il primo trimestre dell’anno è stato definito “magnifico”, grazie a condizioni meteorologiche tali favorire una buona maturazione della frutta in campo. Anche in questo caso però un eccesso di prodotto sui mercati internazionali – registratosi in coincidenza della Pasqua – ha provocato un temporaneo calo dei prezzi. Infine le elevate temperature dell’ultimo mese hanno provocato la chiusura anticipata di una stagione complessivamente positiva, anche se non in grado di far recuperare completamente ai produttori le perdite subite durante la disastrosa campagna dello scorso anno. (c.b.)

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