SOGNI NEL CASSETTO: GOOGLE VUOLE PROMUOVERE IL NOSTRO EXPORT E INTANTO ARRIVANO FONDI EXPO PER IL VINO. E ALL’ORTOFRUTTA CHI CI PENSA?

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Dove non è arrivato il sistema Italia, arriverà Google? Pare di sì leggendo le dichiarazioni di Eric Schmidt, executive chairman di Google, in occasione di Big Tent "Made in Italy: la sfida digitale", recente convegno promosso in collaborazione con Unioncamere.

Schmidt sottolinea: "Il Made in Italy ha tutte le caratteristiche per vincere la sfida digitale e far uscire i suoi prodotti di eccellenza fuori dalla nicchia, per sviluppare il loro potenziale sull’export”. E ancora: "Google investirà in Italia per sostenere e valorizzare le eccellenze ancora troppo nascoste, offrendo soluzioni alla portata del tessuto imprenditoriale”.

Insomma al gap tra il nostro potenziale agroalimentare e il ritardo tecnologico del Paese provvederà il colosso informatico, che potrà contare su un sostegno del Ministero e di altri enti come Unioncamere interessati a stimolare piattaforme di e-commerce che facciano fa volano a promozione/conoscenza dei nostri prodotti/territori e al business delle Pmi del settore.

Un sogno? Forse. Che si potrà realizzare solamente restando con i piedi per terra e chiamando le imprese a partecipare al progetto. Una qualche preoccupazione ci viene quando leggiamo che il presidente di Unioncamere Dardanello vuole lanciare “un grande piano per promuovere l’internazionalizzazione delle filiere dell’agroalimentare e del turismo, che intendiamo realizzare a partire da una rete "reale" e internazionale, cioè quella della ristorazione italiana certificata nel mondo, puntando sulle eccellenze delle piccole e medie imprese”.

Ma una cosa del genere non l’aveva già fatta il ministero ai tempi di Alemanno? Vediamo di non rivendere due o tre volte sempre lo stesso progetto di cui nessuno sa che fine abbia fatto. Poi apprendiamo che la legge di Stabilità ha affidato al ministero agricolo fondi per l’Expo 2015. Il ministro De Girolamo fa sapere “di avere già destinato somme al padiglione del vino che sarà un fiore all’occhiello per l’Italia”. Quando si parla di export, tutti pensano al vino. Ma ci sarebbe anche l’ortofrutta: è bene che il ministro non si dimentichi di questo comparto che gareggia col vino quanto a primati nell’export , anche se i suoi protagonisti si dimenticano di raccontarli.

 

Lorenzo Frassoldati

direttore del Corriere Ortofrutticolo

lorenzo.frassoldati@corriere.ducawebdesign.it

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