“SISTEMA ITALIA” A FRUIT LOGISTICA? FRUITIMPRESE CI PROVA

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L’Italia nel 2013 è stata nuovamente il Paese ospite più importante di Fruit Logistica con 456 espositori su un totale di 2.543. La presenza italiana si è divisa principalmente tra i padiglioni 2.1, 2.2, 4.1 e 4.2. Al centro della presenza nazionale ancora una volta il grande stand di Piazza Italia, organizzato dal CSO con criteri nuovi (sostenibilità assoluta dei materiali).

A Piazza Italia hanno aderito oltre 40 imprese, l’associazione nazionale degli esportatori FruitImprese e l’ICE, in una logica di ‘fare sistema’. Il presidente di FruitImprese Marco Salvi, al termine della rassegna berlinese, ha sottolineato questo aspetto, precisando: “Non solo per Fruit Logistica ma per tutti quegli eventi internazionali utili al sostegno dello sviluppo e della competitività dell´agricoltura e dell´industria agroalimentare italiana dobbiamo avviare best practice e puntare a un modello unitario”.

Questi aspetti sono stati rimarcati anche da Ines Aronadio, direttrice dell’ufficio ICE di Berlino. L’ICE ha dato un fattivo contributo a tre eventi che si sono svolti nella ‘collettiva’ italiana: un seminario sull’uva da tavola con la presenza dell’Assessore regionale agricoltura della Regione Puglia Dario Stefàno; un’analisi aggiornata del mercato ortofrutticolo in Germania, presentata dallo stesso ICE; la presentazione del mercato ortofrutticolo di Amburgo, fatta dal suo direttore Torsten Berens. Il 7 febbraio l’ICE ha organizzato la presenza di delegazioni di buyers provenienti da Russia, Repubblica Ceca e Polonia.

Il richiamo di Salvi è appropriato, proprio perché, nella pratica, come già sottolineato dal nostro sito nei giorni scorsi, la presenza italiana è stata poco omogenea e scarsamente organizzata. Basti pensare al sistema dei Mercati all’ingrosso, sparpagliatissimo, o alla scelta di alcune regioni. Perché l’auspicio del presidente Salvi possa realizzarsi per davvero un vasto e lungo lavoro preparatorio andrebbe fatto e certamente FruitImprese, CSO e forse anche Mercati Associati potrebbero avere un ruolo nevralgico in questa direzione.

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