Il Ministero dell’Agricoltura siriano ha stimato che la produzione complessiva di agrumi per la stagione 2011-12 sarà di circa di 1,12 milioni di tonnellate, suddivisa come segue: 158,4 mila tonnellate di limoni, 689,2 mila tonnellate di arance, 225,4 mila tonnellate di mandarini e 48 mila tonnellate di altri agrumi. E intanto cresce la quota destinata all’export.

Le esportazioni siriane d’agrumi, come riporta l’Ice, sono aumentate dalle 37,7 mila di tonnellate nel 1999 alle 128 mila di tonnellate del 2008 fino ad arrivare a quota 145 mila di tonnellate nel 2009. La disponibilità nella stagione 2011-2012 è di quasi mezzo milione di tonnellate, mentre si registra un crescente interesse da parte dell’Italia.

La produzione siriana di agrumi e’ una delle colture più importanti sia a livello nazionale, che internazionale. Il settore impiega più di 45.500 tra contadini e lavoratori. Al fine di ridurre i costi della produzione e per sostenere la produzione agricola, il locale Fondo a Sostegno della Produzione Agricola concede a ciascun agricoltore 1.400 SyP (circa 20 euro) per ettaro.

Va fatto presente che solo la produzione della regione di Lattakia ha raggiunto le 887 mila tonnellate, mentre quella della regione di Tartous le 217 mila tonnellate. Il numero complessivo di alberi è di 13,5 milioni, di cui 12.4 alberi da frutto. Ogni anno vengono piantate 175 mila nuove piante da agrumi su una superficie di 500 ettari; mentre la superficie totale coltivata con alberi da agrumi è di 38.610 mila ettari.

La Siria occupa il terzo posto al livello regionale tra i paese arabi quale produttore di agrumi dopo l’Egitto e il Marocco, il settimo posto tra i produttori del bacino del Mediterraneo ed il ventesimo al livello mondiale tra i primi 80 paesi produttori d’agrumi, posizionandosi prima di Stati Uniti e Brasile, esprimendo quasi l’1% della produzione mondiale di agrumi.