di Emanuele Zanini
Sale l’attesa in Sicilia per l’arrivo delle prime arance rosse. Nell’isola si riscontra un ritardo produttivo causato dal clima, particolarmente siccitoso e caldo fino a pochi giorni fa. L’andamento climatico con temperature ben oltre la media stagionale e la cronica mancanza di piogge durante l’estate e la prima parte dell’autunno ha condizionato la stagione.
“Per quanto riguarda le arance bionde siamo partiti il 15 novembre con un prodotto di buona qualità”, afferma Carmelo Frisenna, manager dell’area commerciale di Uniterra Sicilia Group – Arancia Loretta, con sede a Paternò (Catania). “Proseguiremo fino ad aprile con le diverse varietà, confidando in una buona campagna, che già in questa prima fase sta registrando buoni consumi”.
Sulla produzione delle tipiche arance rosse siciliane, Frisenna conferma un ritardo nella maturazione degli agrumi, proprio causato dal mancato arrivo dell’inverno e delle temperature più rigide. “I primissimi raccolti avverranno a metà dicembre ma il clou avverrà a gennaio, quando l’unicità di questo prodotto ci consentirà di ottenere, si spera, buoni riscontri sul mercato. La produzione è superiori del 30% rispetto al 2022, sebbene ci sia una percentuale superiore di frutti medio-piccoli. Le piogge cadute nei giorni scorsi, dopo mesi dove non è caduta una goccia d’acqua, ha provocato a macchia di leopardo spaccature nei frutti, soprattutto sulle varietà più delicate. Con l’arrivo del freddo confidiamo avvenga la tipica pigmentazione della buccia”.
Il gruppo siciliano opera, direttamente e indirettamente attraverso partnership con produttori locali esterni, su un’estensione di circa 1.100 ettari, potendo contare anche sul brand Loretta. L’arancia rossa rimane il core business dell’azienda, con la produzione di “biondo” che si aggira attorno al 20%, seguita dai mandarini e da clementine Taclè e Nova. Il 10% della produzione viene esportata.