SICCITÀ, SARDEGNA ALLO STREMO. LOTTA: PRODURRE E’ UN’IMPRESA. CHIESTO LO STATO DI CALAMITÀ

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La Sardegna è sempre più stretta nella morsa del caldo e della siccità, con molte aziende ortofrutticole in grave difficoltà. “In alcune zone non c’è disponibilità di acqua e non abbiamo potuto coltivare nei terreni del Consorzio di Bonifica, il Sud della Sardegna ha tantissimi problemi – la testimonianza di Salvatore Lotta (nella foto), direttore commerciale di OP Agricola Campidanese – mentre nell’oristanese l’acqua c’è e possiamo produrre. Però il caldo è tanto e la siccità si fa sentire”.

La Regione Sardegna attiverà le procedure per la dichiarazione di stato di calamità regionale per la grave emergenza idrica in Ogliastra; nell’immediato metterà a disposizione risorse nei capitoli di spesa degli assessorati dell’Agricoltura e dei Lavori pubblici. Un’ampia ricognizione sul fronte siccità è stata compiuta in un vertice convocato a Cagliari, con la presidente Alessandra Todde.

“Non c’è un minuto in più da perdere ed è necessario dichiarare subito lo stato di emergenza”, scriveva sabato in una nota Coldiretti Sardegna. La situazione nell’isola continua a peggiorare “nonostante la disponibilità dell’assessorato regionale dell’Ambiente e della Protezione civile che si sono messi a disposizione per dare una mano ad aiutare allevatori e agricoltori sull’emergenza idrica. Purtroppo i pesantissimi cavilli amministrativi e burocratici impediscono di aiutare in modo immediato le imprese sarde”.

“La situazione è sempre più disastrosa, soprattutto in Baronia, Bassa Gallura, Sarrabus, Ogliastra, Basso Campidano e Cagliaritano con le scorte d’acqua che si stanno esaurendo, pozzi prosciugati e crescenti difficoltà economiche per far arrivare la risorsa idrica nei territori anche solo per abbeverare gli animali – dicono Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna -. Lo stato di emergenza garantirebbe non solo la possibilità di utilizzo immediato di misure straordinarie ma, anche, la possibilità di utilizzare soldi nazionali già stanziati dallo Stato per le calamità naturali attraverso il fondo AgriCat”.

I dati Arpas mostrano come nei primi sei mesi dell’anno in tutta la Sardegna sono caduti meno di 600 millimetri di acqua (livelli bilanciati dalla zona zona di Oristano che ha avuto picchi fino a 700 millimetri di precipitazioni), ma il quadro della Sardegna resta desolante. Va peggio in tutta la fascia meridionale e orientale (da sud a nord dell’isola) dove le precipitazioni si sono tenute sempre sotto i 240 millimetri (cumulati nei sei mesi). I picchi più bassi, sotto i 150 millimetri si sono verificati in tutta la zona orientale della Sardegna, dalla Baronia all’Ogliastra, dal Sud Sardegna al Sarrabus.

Mirko Aldinucci
m.aldinucci@corriereortofrutticolo.it

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