SICCITÀ IN EMILIA ROMAGNA, 1 MILIARDO DI DANNI PER IL SETTORE

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Oltre un miliardo di euro di danni, pari a una perdita di oltre il 35% dell’intera produzione. È pesante la stima dei danni provocati dalla siccità all’agricoltura emiliano-romagnola. Il dato emerge da una rilevazione realizzata dalle singole Province secondo cui i comparti più colpiti, con perdite superiori al 50%, sono quelli del mais da granella, delle foraggere e delle piante industriali.

Perdite rilevanti anche per ortofrutta e viticoltura. "Si tratta per il momento solo di una stima – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni (nella foto) – ma la dimensione del danno è comunque senza precedenti. Un danno insostenibile per tantissime imprese e, per il settore, una battuta d’arresto difficilmente recuperabile nel breve periodo, con conseguenze negative sull’agroindustria regionale, sull’indotto e sull’intera economia emiliano-romagnola. Per queste ragioni chiediamo al Governo un intervento di sostegno tempestivo ed adeguato".

A giudizio di Rabboni, "non possiamo assolutamente considerare adeguato, ad esempio, l’indennizzo di 2,5 milioni di euro, pari al 3,7% degli oltre 70 milioni di danni rilevati, riconosciuto recentemente dal Fondo di Solidarietà Nazionale alle strutture agricole della Romagna danneggiate dal "nevone" del febbraio scorso. Questa volta non possiamo accontentarci di indennizzi poco più che simbolici".

Secondo l’assessore regionale, ancora, la siccità di questa estate deve diventare l’occasione per affrontare "le due grandi debolezze che amplificano i danni del cambiamento climatico in atto: l’eccessiva onerosità delle assicurazioni che ne ostacola la diffusione tra gli agricoltori e l’insufficiente sviluppo nei territori e nelle imprese agricole delle possibilità di irrigazione strutturale".

Su quest’ultimo aspetto in Emilia-Romagna gli interventi in corso sono diversi – viene spiegato -: "dalla realizzazione di invasi interaziendali, al riutilizzo delle ex cave, ai progetti di sviluppo e modernizzazione della rete che porteranno nuova irrigazione su 23.000 ettari del distretto del Canale Emiliano-Romagnolo, alla ristrutturazione di una parte di impianti ferraresi ed emiliani per ridurne le perdite, alla diffusione di "irrinet", sistema per ottimizzare l’irrigazione. "Anche su questo – chiosa Rabboni – chiediamo al Governo di sostenere il superamento delle criticità con decisioni e risorse".

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