Chiude i battenti oggi al Palazzo dei Congressi di Villepinte il Sial di Parigi, il salone dell’industria alimentare più grande in Europa insieme all’Anuga di Colonia. Oltre 7.000 espositori da 109 Paesi e 155mila visitatori, di cui il 70% internazionali, conferenze, incontri, showcooking e tanto, tantissimo cibo. Come ogni edizione, anche quest’anno l’Italia è stata grande protagonista con 208 espositori in rappresentanza dell’intero comparto del food.
L’ortofrutta fresca grande assente, complice la concomitanza di date con la kermesse di settore Fruit Attraction a Madrid; sempre più presente, invece, la rappresentanza di aziende che, sebbene condividano la materia prima e lo spazio in scaffale all’interno del reparto ortofrutta, per Dna non sono solo produttori ma anche trasformatori. Per loro il Sial rappresenta una buona vetrina e la soddisfazione riscontrata lo conferma.
Edoardo Ascheri, export manager Zerbinati ha dichiarato: “È una fiera ‘pesante’ perché veramente intensa in termini di contatti, soprattutto internazionali. Abbiamo avuto incontri con buyer provenienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone. Questa per noi è la seconda edizione a cui partecipiamo e sicuramente torneremo anche nel 2020. Rispetto ad altri Saloni trovo che sia molto concreto, già in questi giorni abbiamo chiuso alcuni ordini. Va da sé – conclude il manager – che per raggiungere tali risultati è necessario arrivare preparati affinché si possano garantire i quantitativi e le capacità logistiche opportune ad ogni tipo di casistica”.
“È la prima volta che partecipiamo al Sial ma l’impressione è che offra importanti opportunità – ci conferma Giuseppe Micucci, manager director Sab Ortofrutta -. Come Sab siamo qui soprattutto per presentare la nostra linea di fresh convenience ‘Quasi Pronto’, un preparato di base vegetale che ben si allinea alle tendenze del mercato estero”.
Giudizio positivo anche da parte di Natura Nuova che – presente in fiera per lanciare la nuova linea di baby food esclusiva per l’estero – sottolinea l’enorme movimento di persone e nota la grande curiosità nei confronti dei prodotti presentati.
Soddisfatta Valérie Hoff, direttore marketing La Linea Verde, per i numerosi contatti avuti, confida: “Mi auguro si concretizzino al meglio”. Stessa speranza per il sales manager di BioOrto Mirko Conte, per il primo anno al Sial con uno stand completamente dedicato alle recenti linee di conserve.
“Una fiera vivace anche se a fasi alterne”, è il resoconto del responsabile commerciale di New Factor Alberto Curandi, che condivide il medesimo giudizio con Aurora Liverani, commerciale estero di Fruttagel.
Infine, bilancio positivo per Elisa Vecchi, responsabile commerciale della linea conserve Così Com’è di Finagricola, che, presente per la prima volta al Sial, torna a casa “stanca ma molto soddisfatta”.
Chiara Brandi
Parigi