“SERVE UN’ALLEANZA TRA LE IMPRESE AGRICOLE E L’INDUSTRIA PER FAR CORRERE IL MADE IN ITALY ALL’ESTERO”

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Una strategia per la competitività è la richiesta uscita dai due giorni assembleari di Confagricoltura che ha radunato a Villa Aurelia autorevoli rappresentanti del mondo economico e istituzionale, dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi all’ad di Enel Francesco Starace, all’ad di Tim Pietro Labriola, ai ministri Lollobrigida, Tajani, Urso e Salvini. E, in attesa che il governo assicuri il suo supporto, Confagricoltura si allea con un partner d’eccezione, Confindustria, per far correre l’agroalimentare triclore sui mercati internazionali.

Difatti il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha lanciato dal palco assembleare la proposta di un’alleanza agroindustriale tra le imprese agricole e il sistema industriale per assicurare più competitività all’agroalimentare italiano e sostenerlo nelle difficoltà congiunturali economiche, difendendolo meglio anche da quegli attacchi al Made in Italy che giungono dal fronte europeo e internazionale. Proposta accolta da Confindustria, attraverso la considerazione del presidente Bonomi che “Il mondo è cambiato, tutti i mondi produttivi sono collegati, e sicuramente c’è necessità di avere un altro approccio, multidisciplinare e multirappresentativo del mondo associativo, rispetto ai temi del Paese”.

La ricerca di strategie adeguate a uno scenario economico piuttosto preoccupante e con prospettive ancora più nere per il prossimo anno, si rende necessaria – ha sottolineato Giansanti, “considerato che l’agroalimentare è la prima ricchezza del Paese e se non torniamo a investire sui nostri modelli agroalimentari, l’Italia avrà difficoltà, le famiglie andranno in difficoltà”.

Logistica: “Italia penalizzata da ritardi e maggiori costi dei trasporti”

Nella strategia di più competività per il settore, può giocare un ruolo importante – ha sottolineato Giansanti – i rafforzamento delle piattaforme logistiche e dei collegamenti infrastrutturali, seguendo l’esempio dell’Australia che “con una strategia costruita a tavolino esporta velocemente tutti i suoi prodotti in ogni parte del mondo”. L’Italia è invece penalizzata, soprattutto nel settore ortofrutticolo, dai ritardi e dai maggiori costi dei trasporti rispetto ai principali competitor europei, ha sottolineato più volte Giansanti dal palco, ricordando come la grande distribuzione tedesca preferisce le clementine spagnole a quelle italiane per il prezzo più basso legato al minor costo del carburante. Giansanti ha invitato le istituzioni a raccordarsi “anche all’interno del Pnrr, con progetti del ministero delle politiche agricole che parlino direttamente con il ministero dei trasporti e con gli amministratori comunali. Così si può cambiare velocemente la capacità competitiva del nostro sistema agroindustriale”.

Intanto dai ministri intervenuti è giunto l’appoggio al settore e l’annuncio anche dell’arrivo di interventi a favore dell’imprenditoria agricola. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha sottolineato l’importanza del nuovo Codice degli appalti che sta per essere licenziato in Consiglio dei Ministri, osservando come “riguardi anche gli imprenditori agricoli, portando molti vantaggi: è snello, moderno, veloce, efficiente, caratteristiche utili anche per arginare la corruzione. Abbiamo ridotto i tempi della burocrazia, e voi imprenditori agricoli perderete meno tempo per allargare un capannone o investire su nuovi mezzi”.

L’assemblea degli imprenditori agricoli ha accolto positivamente anche un altro annuncio giunto dal ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, quello dell’arrivo entro l’anno di quel registro sui crediti di carbonio che potrebbe anche dare riconoscimenti economici alle aziende virtuose sotto il profilo ambientale.

Lollobrigida si è detto anche “d’accordo sulla revisione della Pac e sul definire una strategia nazionale per diventare più competitivi fuori dei nostri confini”.

A proposito di Pac, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, intervenuta in videocollegamento, ha osservato che garantirà l’aumento della produzione agricola di cui l’Europa ha bisogno e il Parlamento Europeo intende anche garantire ulteriori tutele per le indicazioni geografiche e regole condivisibili sull’uso dei fertilizzanti.

Cristina Latessa

Roma

 

 

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