Il settore dei prodotti fresh cut ha avuto un formidabile sviluppo in Italia negli ultimi 20 anni, ma recentemente ha dovuto confrontarsi con una congiuntura di mercato fortemente condizionata dalla pandemia globale.

I fresh cut, inoltre, nella loro evoluzione di mercato, sono stati via via sempre più interessati dallo sviluppo delle private label dei distributori al dettaglio, quindi da una erosione dei margini operativi per i produttori del settore.

L’erosione dei margini operativi comporta un impegno più faticoso da parte delle aziende nella attività di ricerca e di sviluppo e quindi nella proposta di nuovi prodotti. Il settore fresh cut italiano si è dimostrato particolarmente fecondo per la proposta di innovazioni di mercato, con importanti risultati anche per quanto riguarda l’indotto (costruzione di macchinari, cessione di brevett, etc).

Il problema che si ripropone periodicamente è quello del finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo: è necessario che i margini permettano tale tipo di investimento, come è anche necessario che si possa moltiplicare l’impegno pubblico e quindi l’attività sia degli enti di ricerca sia dei privati (con adeguati finanziamenti).

Innovare è assolutamente necessario e strategico per il settore, ma anche per i distributori al dettaglio, che devono avere piena consapevolezza di questo problema.

Duccio Caccioni