A SCICLI (RAGUSA) SI PENSA AD UN MARCHIO D’AREA PER PROMUOVERE LE PRODUZIONI LOCALI

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Il sindaco di Scicli (Ragusa) Mario Marino, ha avviato una serie di incontri mirati al rilancio del comparto agricolo. Il primo incontro, tenutosi presso la sala giunte del Comune, ha trattato la creazione di un marchio d’area per promuovere e valorizzare le produzioni agricole locali.

La riunione ha visto la partecipazione tra gli altri del presidente dell‘Associazione Concessionari del
mercato ortofrutticolo di Vittoria, Giuseppe Zarba, il produttore agricolo Giuseppe Causarano, l’agronomo Walter Fidone e Giuseppe Garaffo, cofounder di Zero Comunicazione Integrata. Il tavolo di lavoro sarà presto allargato a tutti gli stakeholder, in particolare agricoltori, tecnici, associazioni di categoria, sindacati e commissionari del Mercato di Scicli. La presenza del presidente Zarba riveste un ruolo estremamente significativo, considerando che il fatturato sviluppato dai commissionari del mercato di Vittoria supera i 400 milioni di euro. Sebbene Ragusa rappresenti solo lo 0,5% della popolazione nazionale, contribuisce allo 0,36% del PIL italiano, un dato apparentemente modesto se confrontato con altre realtà del Paese. Tuttavia, la provincia detiene un primato notevole: l’attività agricola genera una straordinaria ricchezza per i suoi abitanti, con una media dell’11,1%, cinque volte superiore alla media nazionale. Questo dato evidenzia il potenziale economico che può ancora essere valorizzato e sviluppato a beneficio dell’intera comunità. Ragusa si distingue come uno dei territori agricoli più produttivi d’Italia, con circa 8 mila ettari di suolo coltivato a ortaggi. Secondo i dati Istat (2019), la zona del Ragusano ha registrato una produzione di primizie pari a 188.000 tonnellate, con il pomodoro che rappresenta oltre il 50% del totale, con 120.000 tonnellate raccolte. Seguono lo zucchino con 38.000 tonnellate e il peperone e la melanzana, entrambi con 15.000 tonnellate.

“Il nostro obiettivo principale”, ha sottolineato il sindaco, “è mettere l’agricoltore al centro della filiera, per valorizzare ulteriormente le produzioni agroalimentari locali e promuovere l’eccellenza del territorio. Pertanto, abbiamo pensato di lanciare un marchio di area dedicato, al fine di favorire la diffusione e la commercializzazione delle produzioni agroalimentari, offrendo una maggiore visibilità sia a livello nazionale che internazionale”. Questo permetterebbe la creazione di una rete di produttori, commercianti e
consumatori consapevoli, che condividono l’obiettivo di preservare e valorizzare le risorse agroalimentari locali. Il presidente Zarba ha evidenziato che “insieme a SOSVI e Innovation Camp, stiamo lavorando a un progetto che riguarda un marchio d’area, con lo scopo di raccontare il territorio siciliano e promuovere prodotti sostenibili e di qualità”. Questo non solo contribuirebbe a stimolare l’economia locale, ma rappresenterebbe anche un’opportunità per consolidare l’identità territoriale e preservare le tradizioni
legate all’agricoltura locale. Tutto ciò richiede la collaborazione e l’impegno di tutti gli attori della filiera, compresi produttori, commercianti, istituzioni locali, associazioni di categoria e consumatori. L’idea di un marchio di area rappresenta una straordinaria opportunità per il territorio, consentendo di differenziarsi sul mercato, attrarre nuovi investimenti e creare occupazione.
Inoltre, promuoverebbe un consumo consapevole e responsabile, favorendo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali. La strada è tracciata e gli attori coinvolti sono pronti a dare il massimo per costruire un futuro prospero per la filiera agricola e per tutta la comunità ragusana. Il prossimo incontro, previsto a breve, rappresenterà un’ulteriore occasione per concretizzare le idee emerse e definire le strategie da adottare per il rilancio del mercato ortofrutticolo. Si apre così un nuovo capitolo nella storia agricola di Scicli e della provincia di Ragusa, un capitolo che promette di scrivere pagine di successo, crescita economica e valorizzazione del patrimonio agricolo-culturale della regione.

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