Il settore ortofrutticolo fatica a trasmettere i propri valori tanto che l’immagine dell’ortofrutta gli è spesso scippata da chi produce altre merceologie. Questo crea confusione ed è una causa non secondaria del calo dei consumi di ortofrutta che affligge i Paesi dell’Unione Europea.
Una ricerca che ha preso in esame 188 prodotti in 13 Paesi dell’Unione ha messo in luce che l’immagine dell’ortofrutta è veicolata su confezioni che nel 7% dei casi hanno contenuto di frutta zero, nel 34% tra l’1 e il 10%, nel 34% tra l’11 e il 50%, nel 5% sono senza indicazioni di sorta e che solo nel 20% hanno contenuto di frutta superiore al 50%. C’è di che riflettere.
Per Salvo Laudani (nella foto), il manager siciliano che da maggio presiede Freshfel Europe, è indispensabile investire in comunicazione per ribaltare una situazione paradossale. Gli strumenti in Europa ci sono. Si tratta di convincersi che “ridurre un po’ gli investimenti in beni materiali per spostare risorse sui beni immateriali potrebbe valere la pena”.
Salvo Laudani, 63 anni, secondo italiano a presiedere l’Associazione della filiera ortofrutticola europea, marketing manager del Gruppo Oranfrizer, parte del Gruppo Unifrutti, e di Unifrutti Europe, è il Protagonista di settembre del Corriere Ortofrutticolo. Nel maggio scorso il presidente di Fruitimprese Marco Salvi, complimentandosi per il prestigioso incarico, si era così espresso su di lui: “Un manager che si è sempre distinto per competenza e dedizione in tutti gli incarichi finora ricoperti in azienda e nelle sue attività al servizio del settore”.
A Bruxelles Laudani ha un’agenda fittissima di impegni su dossier complicati come la nuova PAC, i fitofarmaci, l’impasse dei mercati causata dalla guerra in Ucraina e non solo. Che il nostro riconoscimento gli sia di buon auspicio.