RUSSIA: TRE AZIENDE COSTRUIRANNO SERRE SU 35 ETTARI, INVESTITI 300 MILIONI

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La proporzione fra gli ortaggi importati e quelli prodotti nella regione russa di Leningrado è in continuo cambiamento e dipende dalla stagione. Ad oggi i volumi della produzione locale sono insufficienti a coprire il totale dei consumi della regione: generalmente, nel periodo da febbraio ad aprile di ogni anno la quota di ortaggi locali è pari all’11%, mentre da giugno ad ottobre è il 70%.

L’adesione della Russia alla WTO avrà come probabile conseguenza la riduzione entro il 2015 dei dazi doganali per l’importazione di molte tipologie di ortaggi. Principalmente saranno ridotti i dazi doganali per pomodori e cetrioli, le due colture più adatte alla coltivazione in serra (dal 15% al 10%).

La riduzione dei dazi riguarderà anche i cavolfiori e i broccoli (dal 15% all’11%), i cavoli di Bruxelles e i cavoli cappucci (dal 15% al 13%), le carote, le rape e le bietole (dal 15% al 12%). Pertanto, in vista del prevedibile aumento della concorrenza estera a causa della significativa diminuzione dei dazi, le pubbliche autorità hanno annunciato il lancio di un programma statale per il sostegno dell’agricoltura, nell’ambito del quale tre importanti produttori di ortaggi hanno già deciso di ampliare le proprie capacità produttive. Si tratta delle aziende Evrika, Viborzhets e Agroline, che in totale investiranno nei prossimi anni circa 300 milioni di euro per la costruzione di oltre 35 ettari di nuove serre. (fonte: Ice San Pietroburgo)

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