RUSSIA, SEMAFORO VERDE PER I POMODORI TURCHI

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Si accende il semaforo verde per le esportazioni di pomodori turchi in Russia. Ad annuncialo è il sito internet Daily Sabah, riprendendo la notizia dal quotidiano locale Milliyet. Le importazioni saranno al momento limitate a certi periodi dell’anno e nel rispetto di determinate condizioni. Ma si tratta di un enorme passo avanti soprattutto se si pensa che quando lo scorso maggio Putin eliminò l’embargo per la maggior parte dei prodotti ortofrutticoli provenienti da Istanbul, lasciando in vigore quello imposto sui pomodori, le speranze che ciò accadesse in tempi brevi erano davvero esigue (vedi news).

La decisione di consentire le importazioni solo in momenti dell’anno – in contro-stagione rispetto alla produzione locale –  è stata presa per tutelare i produttori che hanno recentemente investito nella realizzazione di serre, dopo che nel gennaio 2016 Mosca aveva chiuso le porte anche all’ortofrutta di origine turca, da cui tradizionalmente proveniva il 43% dell’intero import di pomodori della Russia. E’ un provvedimento che accontenterà entrambe le parti: la Turchia, poiché vede riaprirsi un importantissimo mercato di sbocco, e la Russia, i cui consumatori potranno finalmente acquistare pomodori a prezzi più contenuti, dopo il rincaro del 300% registrato nell’ultimo anno.

In un primo momento le esportazioni saranno limitate ad un numero ristretto di operatori. Una delegazione di tecnici del Cremlino selezionerà tre aziende secondo precisi parametri, autorizzandole al commercio senza alcuna ulteriore ispezione doganale.

Un vero successo per l’ortofrutta turca che – secondo i dati dell’Assemblea degli esportatori locali – da maggio ad oggi ha visto incrementare il proprio export verso la Russia del 503,7%.

Chiara Brandi

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